Ilva, un'altra Cig e chiude l'altoforno 2
Dal 10 maggio stop all'altoforno 2
A partire dal 10 maggio prossimo l'Ilva di Taranto fermerà l’altoforno 2. La decisione è stata comunicata nel pomeriggio dai vertici dello stabilimento tarantino del gruppo Riva alle rappresentanze sindacali dei metalmeccanici. La fermata dell’impianto farà salire anche il numero dei lavoratori in cassa integrazione che passeranno dagli attuali 4.100 a circa 6.700.
Con la fermata dell’altoforno 2 rimarrà operativo solo l’altoforno 5 su una batteria di cinque altoforni dei quali mediamente a regime quattro in marcia. La produzione di ghisa, conseguentemente, calerà da 26mila tonnellate al giorno a circa 7mila. L’aumento dei cassintegrati,, invece, porta complessivamente fuori dal ciclo produttivo quasi la metà dei circa 13mila addetti dell’impianto. Pietro De Biasi, direttore generale delle relazioni industriali del gruppo Riva e Luigi Capogrosso , direttore dello stabilimento di Taranto, hanno spiegato la riduzione delle lavorazioni nel corso di una conferenza stampa svoltasi oggi all’Ilva di Taranto.
«La crisi resta grave e non si scorgono margini di ripresa – hanno affermato i due manager - tutti i più grandi settori di utilizzazione dell’acciaio , dall’auto agli elettrodomestici, non danno segnali di ripresa e in queste condizioni diventa gioco forza fermare gli impianti». Da rilevare che l’Ilva ha progressivamente fermato impianti riducendo la produzione già dalla fine del 2008. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
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