Il sindacato e l’Ilva
Le dichiarazioni dell’ex segretario UIL, Giorgio Benvenuto, sulla necessità di salvare l’ILVA e le ancora più entusiastiche affermazioni di Turi sullo “stato dell’arte” che andrebbe nella giusta direzione della salvaguardia del lavoro e dell’ambiente, dimostrano a nostro parere quanto il Sindacato, nessuna sigla esclusa, sia diventato ormai il ripetitore di un vecchio copione mai aggiornato anzi, a ben vedere il suo pensiero è perfettamente sovrapponibile a quello della classe imprenditoriale locale e questo non è certamente un buon segnale.Il Movimento civico Taranto Respira, chiede di abbandonare questa visione di sviluppo ottocentesco, che calpesta principi cardine di ogni democrazia come il diritto alla vita, alla salute, alla dignità, per chiedere invece che si perseguano, partendo dalle bonifiche del territorio, nuove programmazioni di sviluppo economico che consentano di risarcire i grossi danni non solo materiali, subiti dalla nostra città e di recuperare lo spread ambientale, sull’esempio degli altri Paesi Europei che da anni puntano su cultura, turismo, ricerca, specializzazioni e riconversioni.
Vittoria Orlando, Giovanni Carbotti – coportavoce Movimento civico Taranto Respira
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