giovedì 1 ottobre 2015

Alti e bassi, bassi e alti

Taranto, Ilva rallenta la produzione: in solidarietà duemila operai

Attività ridotta nelle due acciaierie, meno produzione giornaliera, che scende da 16.500-17.000 tonnellate al giorno a 14.500, altro personale che va in esubero temporaneo e quindi viene assoggettato ai contratti di solidarietà, ma in compenso il quadro complessivo presenta elementi positivi. E' quanto si ricava dall'assetto di marcia per le prossime sei-sette settimane dell'Ilva di Taranto presentato oggi dall'azienda ai sindacati metalmeccanici. Infatti, accanto ai lavoratori che vanno in solidarietà, molti altri rientrano in produzione e alla fine il dato globale parla di circa 2000 lavoratori in solidarietà in tutto il siderurgico rispetto al picco del secondo trimestre del 2015, che ha visto in solidarietà e quindi fuori dalla fabbrica 3100 lavoratori.
A rallentare il passo saranno in particolare le due acciaierie. Di conseguenza 445 lavoratori complessivi saranno collocati in solidarietà. L'acciaieria 2 marcerà con due convertitori, due colate continue e due trattamenti. Delle colate continue la numero 4 sarà sempre in marcia. Questa riduzione comporterà un esubero di 63 addetti che saranno soggetti all'ammortizzatore sociale del contratto di solidarietà.
L'acciaieria 1 marcerà invece con un convertitore, una colata continua e un trattamento. Più massiccio in questo reparto il ricorso ai contratti di solidarietà che riguarderanno 160 unità. Coinvolte anche le manutenzioni delle due acciaierie con 132 esuberi, anch'essi in solidarietà. Per i servizi delle due acciaierie, annunciati oggi dall'Ilva ai sindacati 70 addetti in esubero al grf, gestione rottami ferrosi, 11 alle pulizie industriali dell'acciaieria 1 e 9 a quelle della per un totale di 90 unità. Il treno lamiere è riavviato da oggi con ritorno al lavolo di 200 unità. L'azienda ha parlato di visibilità produttiva, nel senso che ci sono ordini di lavoro da eseguire, per quattro settimane. Il tubificio 1 ripartirà ad ottobre con 10 turni settimanali con un ritorno al lavoro di 100 addetti.
Anche qui ci sono commesse per quattro settimane. Il treno nastri 1 riparte dal 13 ottobre a 21 turni settimanali, inizialmente con un forno e poi a due con un ritorno di addetti pari a 200 lavoratori. In funzione per tutto ottobre l'altro treno nastri, il 2, che però sarà fermato a novembre per un ciclo di manutenzione. Negli altri reparti dell'Ilva, il decapaggio 2 scende da oggi da 20 a 15 turni settimanali mentre il decatreno si ferma dalle 15 di oggi sino alle 15 del 3 ottobre. Si fermerà ancora quest'impianto dal 29 al 31 ottovre con 48 unità in esubero per qualche giorno. Il laboratorio ex Ilt passa infine da 5 a 10 turni alla settimana col ritorno al lavoro di 13 unità. (RepBa)

Nessun commento: