venerdì 2 maggio 2014

Quale scommessa? Questa è partecipazione!!

Taranto, scommessa vinta: un Concertone fra musica e accuse

Ogni volta che qualcuno dal palco ha gridato "Taranto!", la risposta dal pubblico è stata una sola: "Libera!". Il primo maggio del capoluogo ionico è stato una scommessa vinta. Con la pioggia in primo luogo, che ha minacciato le migliaia di persone giunte al Parco archeologico delle Mura greche per assiestere al Concertone organizzato dal "Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti". "Qui la parola salute ha un'accezione negativa, vuol dire ostacolo, impaccio alla produzione dell'acciaio - è stato il saluto del direttore artistico, l'attore Michele Riondino - e dico al presidente della Repubblica e a quello del Consiglio, a quello della Regione e al sindaco: noi tutti continueremo a maledirvi ogni giorno per ciò che non avete fatto, e ciò che non fate". Le prime stime parlano di 100 mila persone, un numero doppio rispetto a quello dello scorso anno - la Questura confermò 30 mila persone, ma furono 50 mila - ragazzi, famiglie e bambini non si sono curati del fango e della poltiglia creata dalla pioggia dei giorni scorsi, che ha continuato a dire la sua fino alla mattina del primo maggio.

FOTO Taranto, primo maggio fra musica e accuse





A inaugurare la seconda edizione un Caparezza in grande forma. Si è presentato sul palco addobbato di edera, con i membri della band che indossavano buffe parrucche verdi a mo' di cespuglio. A Taranto ha cantato per la prima volta in pubblico il nuovo singolo Non me lo posso permettere, poi è stata un'ovazione già sulle prime note di Vieni a ballare in Puglia, che racconta perfettamente la contraddizione nazionale tra ambiente e inquinamento che a Taranto trova la sua espressione massima. Incitato dai fan, ha chiuso con La fine di Gaia, per poi lasciare spazio a una serie di gruppi emergenti e ai rappresentanti di vari comitati pro ambiente arrivati da tutta Italia.
Collegare Taranto al Sudan non è stato semplice, ma dall'Africa è arrivato il saluto di Gino Strada di Emergency: "Un paese civile non può avere tra le proprie istituzioni persone che applaudono gli assasini. Dove sono finiti i diritti delle persone? Dovrebbero essere licenziati, questi che applaudono". E poi: "Taranto è un simbolo, una città dove si baratta il diritto alla salute con il lavoro, è una cosa indegna in un paese civile".

FOTO Parata di stelle al concerto

Tra le letture degli articoli della Costituzione fatte dalla conduttrice Valentina Petrini, le condoglianze date dall'organizzatore Roy Paci alla famiglia Riva per la morte del responsabile dell'Ilva Emilio ("noi non siamo come loro, il dolore non ci fa perdere l'umanità"), fino alle battute sull'avversario Concertone di Roma fatte dai co-conduttori Luca Barbarossa e Andrea Rivera, si è arrivati a notte inoltrata, anche con le testimonianze di malati di tumore e dei bambini di Taranto. Agli Afterhours il compito di chiudere, ma in prima serata è stato il turno del tarantino Diodato e di Fiorella Mannoia, in prima fila per Taranto già lo scorso anno e ormai quasi una madrina dell'evento: "Ve l'avevo promesso e sono tornata. Tarantini restate uniti, lottate per i vostri diritti che sono quelli di tutti". Dopo di lei, lo show di Vinicio Capossela con la Banda della Posta, Paola Turci, 99 Posse, Tre allegri ragazzi morti e altri pugliesi d'eccellenza come Sud Sound System e Mama Marjas. Proprio Paola Turci ha ricordato che "Taranto è il posto migliore per riempire di contenuti il primo maggio, dobbiamo far arrivare a tutti il dramma che vive questa terra".

La partecipazione degli artisti alla giornata è stata a titolo gratuito, le spese dovrebbero pagarsi con l'autofinanziamento, con il cibo acquistato dal pubblico e con il vino Primitivo imbottigliato per il Comitato (5 euro per una bottiglia numerata, da collezione). L'obiettivo è l'acquisto di un emogasometro per l'ospedale Moscati di Taranto, uno strumento utile per valutare la presenza di ossigeno e anidride carbonica nel sangue. (RepBa)

Primo Maggio: 100 mila al concerto di Taranto

Ha sfiorato le centomila presenze, secondo gli organizzatori, il concerto del primo maggio di Taranto, alle spalle della Concattedrale, nel Parco archeologico delle mura greche. La questura non ha fornito indicazioni, ma il colpo d'occhio è impressionante e sicuramente assistono allo spettacolo diverse decine di migliaia di persone. L'esibizione degli artisti è stata alternata dagli interventi di associazioni, lavoratori e cittadini. «Siamo italiani e dobbiamo essere fieri di questo. Siamo qui per non mollare», hanno detto i rappresentanti venuti dalla 'Terra dei fuochì. Poi sono intervenuti i due direttori artistici: Roy Paci ha letto un appello dell'Isola dei cassintegrati, mentre Michele Riondino ha ricordato, definendolo «il piccolo guerriero buono», Alessandro Rebuzzi, 16 anni, morto di fibrosi cistica nel settembre 2012. In collegamento telefonico dal Sudan su Radio1 Rai è intervenuto Gino Strada, il medico fondatore di Emergency.
«Taranto - ha detto - è il simbolo di una situazione in cui i diritti vengono calpestati e viene barattato il lavoro con la salute. Vorrei dire che un paese civile che dovrebbe proteggere i cittadini non dovrebbe tollerare persone che applaudono gente condannata per la morte di un ragazzo». Il riferimento è chiaramente all'applauso rivolto dai rappresentanti del Sap, durante il congresso del sindacato autonomo, ai quattro agenti coinvolti nell'inchiesta sulla morte del 18enne studente ferrarese Federico Aldovrandi e condannati in via definitiva per eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi. «Ma dove sono finiti i diritti delle persone, i diritti dei lavoratori, il diritto alla giustizia, alle cure, all'istruzione?» ha concluso il fondatore di Emergency.
IL CONCERTO APERTO DA RIONDINO
«Buongiorno Taranto e buona festa del lavoro». Con queste parole l’attore Michele Riondino ha introdotto nel primo pomeriggio lo spettacolo del primo maggio nel Parco archeologico delle Mura greche. «Signor presidente del consiglio, signori ministri, signor presidente della Regione, signor sindaco e signori sindacalisti – ha detto Riondino – non dimenticate che continueremo a maledirvi ogni giorno per tutto ciò che potreste fare e non fate, per ciò che avreste potuto fare e non avete fatto. Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che avete soffocato».
Subito dopo sono saliti sul palco i presentatori Luca Barbarossa, Andrea Rivera e Valentina Petrini che hanno spiegato il significato del concerto e annunciato i nomi dei cantanti che hanno aderito all’evento organizzato dal Comitato 'Cittadini e lavoratori liberi e pensantì, di cui fanno parte i manifestanti che il 2 agosto 2012 interruppero il comizio sul caso Ilva dei leader sindacali Camusso, Bonanni e Angeletti.
Il primo ad esibirsi è Caparezza, il cantante e rapper di Molfetta (Bari), che ha aperto il concerto con il singolo 'Non me lo posso permetterè.
Sono migliaia le persone che assistono al concerto, giunto alla seconda edizione. Nel corso della giornata canteranno, tra gli altri, Vinicio Capossela, Fiorella Mannoia, Paula Turci, Diodato, Filippo Graziani, i Sud Sound sistem e gli Aftherours. (GdM)

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