martedì 13 maggio 2014

I tuoi polmoni per un grande polmone. Vota Vendola!

Il grande Vendola ci ha abituato alle sue iperboli poetiche. 
Riproviamo: 
Il grande Vendola ci ha incantato con i voli della sua poesia. 


Ultima volta: 
Vendola ci vende metafore per comprare il silenzio. 
 E non si rende conto di ferire un intero territorio che lo sostenne alle sue elezioni!
Oggi è viene diffuso l'aggiornamento del rapporto Sentieri sulla mortalità nei Siti di Interesse Nazionale (SIN), quelli appestati dalle industrie. 
Oggi, abbiamo l'ennesima conferma dell'influenza mortale sui tarantini del polo industriale/portuale.
Basta leggere la sintesi dello studio per scoprire che quelle respiratorie e i tumori ai polmoni sono tra le patologie più diffuse a Taranto. 
 E proprio oggi il nostro presidente, l'altoforno della metafora si ripresenta con la faccia di bronzo, anzi di ghisa, sfruttando la sua carica per dichiararsi innocente e appoggiare ogni goffo tentativo che cerchi di sostenere l'Ilva: Il POLMONE D'ITALIA!!! 

Qui si muore con i polmoni marci per la sopravvivenza incondizionata del POLMONE D'ITALIA! 
Chissà quanti voti prenderebbe oggi il poeta Vendola se si presentasse nel tarantino (e non solo) con lo slogan: 

I tuoi polmoni per un grande polmone. Vota Vendola! 



Vendola: “L’Ilva? La dobbiamo salvare. E’ il polmone produttivo dell’Italia…”

“Questa posizione mia è stata in qualche modo lordata dal sospetto, ma io continuo a pensare che non esiste bonifica quando c’è l’abbandono di un insediamento produttivo di queste dimensioni”.
Lo ha sottolineato a Taranto, riferendosi alle vicende dell’Ilva, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, indagato per concussione nell’ambito dell’inchiesta denominata ‘Ambiente svenduto‘.
”L’esperienza che ho potuto fare in giro per l’Italia – ha spiegato a margine della firma dei protocolli d’intesa sulle bonifiche dei siti inquinati e i lavori della piastra portuale – mi dice questo. Penso che, viceversa, sia opportuno riflettere su tutto quello che è necessario fare affinché l’Italia non perda i propri polmoni produttivi nel settore della siderurgia e mantenga la postazione strategica nel settore dell’acciaio facendo quello che è necessario fare per abbattere del tutto i fattori di inquinamento industriale”. (restoalsud)

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