Ve lo ricordate il grande mattatore del Circo Clini che a Taranto mise su lo Spettacolo di Stato per salvare i Riva e l'Ilva dalle responsabilità economiche e penali del disastro ambientale?
Oggi è in manette per miserabile peculato!
Qualche suo pezzo tarantino di successo?
Beh, da Ministro dell'ambiente (e medico) fece dichiarazioni-macchietta
sull'aumento delle patologie tumorali nel capoluogo jonico che
strizzavano l'occhio alle tesi degli avvocati dell'acciaieria tarantina (tipo "tutta colpa dell'inquinamento vecchio...").
Fu tra i burocrati che chiusero tutti gli orifizi per consentire
l'approvazione della prima AIA Ilva, scritta da dirigenti e ingegneri
della stessa fabbrica ai tempi dell'altro grande circo Prestigiacomo e poi miseramente scoperta con tanto di avvisi di garanzia e rinvii a giudizio.
Nell'inchiesta Ambiente svenduto compare nelle intercettazioni telefoniche dell'ex responsabile per le
relazioni con il pubblico Ilva, Girolamo Archinà descritto dallo stesso
"come un amico".
A Taranto la notizia non stupisce, e ci fa piacere che l'Italia, qualche volta, si desti e scopra per caso quello che altri liberi cittadini (non solo tarantini) gridavano mentre la democrazia e i diritti venivano calpestati.
Godetevi questa caricatura del superClown con la maschera dello scienziato che interpreta i dati dello studio Sentieri in perfetto stile supercazzola (o alla Don abbondio, per i più colti) per avvalorare la seconda AIA, anche questa interpretata "con leggerezza" e tuttora in gran parte inapplicata grazie alle leggi salvailva e alla gestione mummificata di Bondi.
Da notare la "vicinanza" di Renzi a Clini nella trasmissione di Santoro... Che il circo continui!!
Corrado Clini arrestato per peculato. Ex ministro dell’Ambiente ai domiciliari
Corrado Clini, ex ministro dell’Ambiente del governo Monti, è stato arrestato per
peculato. Con lui ai domiciliari è finito anche A
ugusto Calore Pretner, ingegnere padovano. Secondo l’ordinanza, emessa dal gip
Piera Tassoni della procura di Ferrara, i due avrebbero sottratto 3 milioni e 400mila euro da un
finanziamento ministeriale di 54 milioni destinato al progetto “
New Eden”, volto alla protezione e preservazione dell’ambiente e delle risorse idriche, da realizzare in
Iraq e finanziato con il sostegno internazionale.
Clini risultava indagato già dall’ottobre 2013 in qualità di direttore generale del ministero dell’Ambiente. Le indagini, condotte dalla Guardia di finanza di Ferrara, erano partite dall’individuazione di un flusso di
false fatturazioni
provenienti da una società cartiera con sede in Olanda, a favore della
Med Ingegneria srl, studio ferrarese i cui vertici risultano indagati
per una frode fiscale da un milione e mezzo di euro (per questi fatti a
luglio la Procura iscrisse cinque persone nel registro degli indagati e
sequestrò beni per 330mila euro).
Le fatture di Med Ingegneria facevano capo a due organizzazioni non governative con sede negli Stati Uniti, la
Nature Iraq (cui partecipava lo Studio Galli Ingegneria di Padova di cui è socio Pretner) e
Iraq Foundation.
Sono le due ong che nel 2003 stipularono un accordo bilaterale con gli
uffici del ministero dell’Ambiente, poi rinnovato nel 2008 per altri
cinque anni. Obiettivi del programma di cooperazione erano il
ripristino ambientale e il controllo dei fenomeni di piena e gestione integrata dei bacini idrografici del
Tigri e dell’
Eufrate.
Di quella attività però il nucleo di polizia tributaria non ha trovato
alcun riscontro. Per quel progetto le due ong chiesero 57 milioni
all’Ambiente, ottenendone 54.
Tra settembre 2007 e gennaio 2011
parte di quelle somme finiscono in conti “direttamente riconducibili ai
due arrestati”. A parlare di “grossi elementi probatori a carico” degli
indagati è il procuratore capo di Ferrara,
Bruno Cherchi che, assieme al colonnello delle Fiamme gialle
Sergio Lancerin
ricostruisce i passaggi di denaro attraverso tre continenti. Una parte
dei soldi del ministero, incassati da Nature Iraq, venivano accreditati
su un conto ad Amman in
Giordania, per poi partire in direzione dell’Olanda, verso la società Gbc con fatturazioni per operazioni inesistenti.
Questa tratteneva una commissione del 5% per poi girarli nei
paradisi fiscali
delle Isole Vergini e dei Caraibi. Da qui il malloppo, decurtato di un
altro 2%, ripartiva per la Svizzera per essere depositato “in conti
correnti di prestanome direttamente riconducibili agli indagati”. Un
vorticoso giro di denaro “provato senza ombra di dubbio” afferma
Lancerin, che anticipa come “la Procura di Roma (che sta valutando anche
altri fronti con il pm Galanti,
ndr) sta operando
numerosissime perquisizioni in tutto il Paese”, mentre le indagini della
Finanza proseguono anche in altre direzioni. In particolare in
Svizzera, dove si batte la pista del
riciclaggio internazionale di denaro.
Corrado
Clini, medico, è stato per venti anni – dal 1991 al 2011 – direttore
generale del ministero ed è stato nominato ministro il 16 novembre 2011
nel governo guidato da
Mario Monti. Dopo la guida del dicastero, è tornato a ricoprire l’incarico di direttore generale per lo
Sviluppo sostenibile,
il clima e l’energia sempre al dicastero di via Cristoforo Colombo. Per
anni sempre in prima linea ai vertici internazionali, si è occupato di
ambiente e di cambiamenti climatici, è stato anche chairman
dell’European Environment and Health Committee, composto
dall’Organizzazione mondiale della sanità e dai ministeri della Salute e
dell’Ambiente di 51 paesi europei e centro asiatici.
Come ministro ha affrontato alcune questioni spinose come il
caso Ilva, il naufragio della
Costa Concordia e l’
emergenza rifiuti a Roma. Clini è anche noto per le sue posizioni a favore del
nucleare
e, di un possibile ritorno in Italia ed è sempre stato favorevole agli
ogm (organismi geneticamente modificati), due temi caldi, che ha
sostenuto in vari ambiti anche appena nominato ministro, a ridosso
dell’incidente di
Fukushima in Giappone. Ad aprile 2012
ha presentato al Cipe il Piano nazionale di riduzione delle emissioni
di anidride carbonica e, insieme con i ministri
Corrado Passera e
Mario Catania (Politiche Agricole), la riforma degli incentivi alle energie rinnovabili.
(FQ)
L'ex ministro dell'Ambiente, Corrado
Clini, e l'imprenditore Augusto Calore Pretner sono stati
arrestati dalla Guardia di finanza con l'accusa di peculato in
concorso: per entrambi sono stati disposti i domiciliari.
L'operazione, condotta dal Nucleo di polizia tributaria di
Ferrara, e' stata coordinata dalla procura della citta'
emiliana. L'accusa nasce dall'ipotesi della distrazione di una
somma di 3,4 milioni di euro, su un finanziamento di
complessivi 54 milioni destinato dal ministero dell'Ambiente ad
un "progetto volto alla protezione e preservazione
dell'ambiente e delle risorse idriche, da realizzarsi in Iraq".
L'inchiesta ha preso le mosse dall'individuazione di un
flusso di false fatturazioni provenienti da una societa'
olandese a favore di uno studio d'ingegneria ferrarese, Med
Ingegneria Srl, aderente ad un consorzio, Nature Iraq - cui
partecipavano lo Studio Galli Ingegneria Srl di Padova (di cui
Pretner e' socio) e Iraq Foundation, con sede negli Stati Uniti
- attivo nel progetto New Eden. Una prima fase delle indagini,
che ha visto la collaborazione di Eurojust e della polizia
tributaria olandese, si era conclusa lo scorso luglio con la
contestazione, da parte delle Fiamme gialle ferraresi, di
rilievi connessi all'utilizzo di fatture per operazioni
inesistenti per 1,5 milioni di euro, con l'iscrizione di cinque
indagati per frode fiscale e con il sequestro per equivalente
di beni per 330.000 euro disposto dal gip del Tribunale di
Ferrara su richiesta della Gdf.
Gli investigatori, coordinati dal procuratore di Ferrara
Bruno Cherchi, hanno accertato i trasferimenti di denaro sui
conti svizzeri dei due arrestati - fra il settembre 2007 e il
gennaio 2011 - di parte delle somme messe a disposizione di
Nature Iraq dal ministero dell'Ambiente italiano per la
realizzazione del progetto New Eden. I pagamenti, secondo le
accuse, venivano effettuati in varie tranches tramite false
fatturazioni emesse in prima battuta da societa' olandesi e in
seguito da societa' caraibiche, che trattenevano una
percentuale come loro compenso (tra il 2 e il 5%). I soldi,
secondo quanto ricostruito dagli inquirenti - finivano poi nei
conti svizzeri per Clini e Pretner.
(AGI).