mercoledì 1 agosto 2012

Lo show di Clini

E' tutto a posto, è tutto in regola signori!
Venghino pure al Circo Taranto. Cozze buone per tutti, formaggi saporiti, mare pulito, aria profumata, tumori guariti, operai felici e... udite udite... magistrati burloni!!!

Venghino signori, venghino!!!











Ilva: Clini, impatto su salute e ambiente ma secondo leggi vigenti
(ASCA) - Roma, 1 agos - Lo stabilimento Ilva di Taranto ''e' stato progressivamente autorizzato nelle sue diverse fasi anche di aggiornamento tecnologico, produttivo, secondo le leggi vigenti, per cui una parte delle problematiche rilevate dalle indagini epidemiologiche che sono state realizzate per conto della magistratura ma anche dell'Istituto superiore della sanita', danno conto di uno stato della salute della popolazione con evidenti eccessi di mortalita' che fanno riferimento presumibilmente a contaminazioni ambientali derivanti da impianti che a quel tempo operavano nel rispetto delle leggi''. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, nell'informativa sull'Ilva in Aula alla Camera. Il ministro ha ricordato che l'Ilva e' ''il piu' grande impianto siderurgico d'Europa, tra i piu' grandi del mondo'' e ha una ''importanza strategica'' per il paese e non solo per la Provincia di Taranto nella quale rappresenta il 75% del Pil.

Ilva Taranto: Clini, approfondire legame emissioni e malattie
(AGI) - Roma, 1 ago. - "I dati raccolti attraverso le indagini epidemiologiche dell'Istituto superiore della sanita' a Taranto hanno mostrato un eccesso di mortalita' per tumori che ha caratteristiche abbastanza articolate. L'analisi ha messo in evidenza uno spettro piu' alto sia per la popolazione femminile che per quella infantile ma occorre una indagine piu' complessa", occorre approfondire. Cosi' il ministro dell'Ambiente Corrado Clini riferendo alla Camera sulla situazione Ilva di Taranto. "Dall'indagine effettuata dalla Procura - ha continuato il ministro - emerge che i dati fanno riferimento a malattie che hanno la caratteristica di avere un decorso lungo, di cronicita', sono patologie che si manifestano nel corso del tempo". Quindi "se si rilevasse una relazione fra ambiente e patologie - ha aggiunto Clini - bisogna considerare che i rischi ambientali sono quelli dei decenni passati, mentre potrebbe essere piu' complesso trovare un rapporto causa-effetto fra la situazione attuale degli stabilimenti e i danni alla salute", in quanto gli stabilimenti per effetto delle autorizzazioni attuate, hanno avuto una evoluzione con significativi risultati in termini di riduzione delle emissioni". Per esempio "la diossina e' stata abbattuta drasticamente". Occorre in pratica capire "se lo stato attuale degli impianti sia ancora fonte di rischio".

Ora ridotte significativamente emissioni, ma effetto da valutare.
(ANSA) I rischi ambientali da considerare all'Ilva di Taranto "sono quelli dei decenni passati, mentre è più difficile identificare una correlazione causa-effetto" sull'eccesso di mortalità per tumori nell'area "con la situazione attuale che, per effetto di leggi regionali e nazionali e misure ad hoc hanno avuto una evoluzione delle tecnologie con significative riduzioni delle emissioni, particolarmente della diossina e delle polveri". Lo dice nell'Aula della Camera il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, spiegando che si tratta di una "problematica aperta: va capito se lo stato attuale degli impianti può essere messo in relazione con le patologie emerse e se sono sorgente di rischio". Clini ricorda che "i dati dell'Iss evidenziano che a Taranto negli anni 2003-2005 e 2006-2008 c'é stato un eccesso di mortalità per tumori che ha una caratteristica abbastanza articolata". Clini ha inoltre sottolineato come in Italia le procedure di valutazione ambientale sono "molto lunghe, troppo se comparate con altri paesi europei, e rischiano di essere fuori fase rispetto a investimenti in tecnologie". Clini denuncia che "le bonifiche dei siti industriali prevedono procedure complesse, non molto lineari: il processo sull'area dell'Ilva è iniziato nel 2003 e la procedura non è ancora conclusa". E queste procedure - aggiunge il ministro dell'Ambiente, "non danno grandi risultati: su 57 siti da bonificare sono 3 o 4 i casi di bonifiche avviate e 2 quelle realizzate".

Vedi anche: Ilva Taranto, Clini: “Impatto sulla salute, ma secondo le leggi del tempo”

Ilva: Bonelli, Clini faccia ministro Ambiente e non difenda industria
(ASCA) - Roma, 1 ago - ''Il ministro dell'Ambiente Clini faccia il ministro dell'Ambiente: invece di difendere le ragioni di un'industria fortemente inquinante e che provoca 'malattia e morte' si dedichi al disastro ambientale e sanitario e di Taranto. E' sconcertante che si provi ad accreditare la tesi che l'inquinamento e le risultanze della perizia epidemiologica della Procura siano legate al passato mentre tutti sanno perfettamente che i livelli di inquinamento continuano ad essere drammatici''. Lo dichiara il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, che chiede: ''Come si fa ad affermare che i veleni (come la diossina) emessi dalle ciminiere dell'Ilva sono diminuiti se ancora oggi non ci sono i monitoraggi in continuo delle emissioni?''. ''Questo - aggiunge - e' il nocciolo della questione che si continua a nascondere. I magistrati non hanno disposto il sequestro perche' sono impazziti ma perche' siamo in presenza di un disastro sanitario e ambientale che per anni e' stato semplicemente ignorato. Sulla vicenda Ilva quella della politica e' una fiera dell'ipocrisia perche' mentre si dice una cosa ai cittadini nelle stanze del potere si fa il suo esatto contrario''.

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