Comunicato dott.ssa Patrizia Gentilini a nome della "Campagna Nazionale in difesa del Latte Materno dai contaminanti ambientali"
In qualità di rappresentanti della Campagna Nazionale in difesa del Latte
Materno dai contaminanti ambientali, non possiamo che accogliere con
profonda emozione la notizia del sequestro degli impianti dell'Ilva,
impianti che in questi anni hanno riversato nell'ambiente quantita'
considerevoli di diossine, policlorobifenili, idrocarburi policiclici
aromatici, polveri sottili e metalli pesanti.
Ricordiamo che da 8 indagini di latte materno spontaneamente eseguiti da mamme di Taranto risulta un tasso medio di diossine di 23.41 pgTEQ grammo/grasso, più del doppio di quanto risulta da altri esami condotti in altri territori del nostro paese negli stessi anni.
Il latte materno si conferma un indicatore ideale dello stato dell'ambiente e questo dato ci appare del tutto coerente con i gravi rischi sanitari emersi dall'indagine epidemiologica.
Siamo consapevoli dei risvolti sociali ed occupazionali che la decisione della Magistratura comporta, ma vorremmo ricordare che le prime vittime dei
disastri ambientali provocati degli insediamenti industriali sono proprio i lavoratori e le loro famiglie e che per nessun padre di famiglia può essere accettabile un lavoro che va di pari passo con morte e malattie.
Non va inoltre dimenticato che questi inquinanti viaggiano a grandi distanze e potenzialmente raggiungono tutte le citta' d'Italia, per via dell'altezza dei camini dell'Ilva. Se la citta' di Taranto e' stata colpita soprattutto dall'aggressione
chimica delle emissioni diffuse e fuggitive, non possiamo che rimarcare il
rischio costituito dall'inquinamento a grande distanza, che si e'
concretizzato nella contaminazione dei cibi con la diossina, provocando un
avvelenamento della catena alimentare e la perdita di posti di lavoro in questi settori produttivi.
Il provvedimento di sequestro degli impianti più inquinanti dell'Ilva e
l'arresto di otto alti dirigenti attesta che la lotta dei cittadini per la
legalita' non e' vana.
Esprimiamo profonda gratitudine alla Magistratura e solidarieta' e sostegno a tutti i cittadini di Taranto che in questi anni hanno lottato per la difesa della salute.
Riteniamo che nel 3° millenio non sia più possibile accettare il ricatto fra Salute e Lavoro e che la sacralità della vita, al centro della nostra
campagna, debba essere il principio basilare di ogni scelta economica e
produttiva.
Ci auguriamo che nessun passo indietro venga fatto e che l'Ilva non inquini
piu'.
Dott.ssa Patrizia Gentilini
Campagna Nazionale in difesa del Latte
Materno dai contaminanti ambientali
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