Ogni volta ripropongono gli stessi interventi.
Che sia un segno di mancanza di creatività?
Ilva: al via interventi ambientali, Ferrante "spenderemo 146 mln"
Il consiglio di amministrazione dell'Ilva da' il via libera al presidente Bruno Ferrante e nella seduta odierna svoltasi a Milano ha approvato il piano finanziario relativo ai 146 milioni di euro che una settimana fa, a Taranto, lo stesso Ferrante aveva annunciato in Prefettura ai ministri per l'Ambiente e lo Sviluppo economico.
In una nota l'Ilva rileva "tempestivita' dell'impegno da parte della societa' con interventi concreti". L'Ilva parla quindi di "piena collaborazione con le autorita'" e di "dialogo costante" e defnisce tutto questo le linee guida che consentono all'azienda di guardare al futuro "con fiducia e speranza". Potenziamento dei monitoraggi nella fabbrica - la cui area a caldo dal 25 luglio e' sotto sequestro per inquinamento su disposizione della Procura -, "campionamento a lungo termine della diossina", innalzamento della barriera frangivento, in funzione antipolveri, lungo la linea di confine tra siderurgico e rione Tamburi, potenziamento dei sistemi di intercettazione delle polveri: su questo si sta concentrando l'impegno immediato dell'Ilva, fermi restando gli altri massicci investimenti, allo stato non ancora quantificati, che l'azienda dovra' effettuare per rispettare le prescrizioni del gip che ha ordinato il sequestro e le disposizioni della nuova Autorizzazione integrata ambientale che il ministero si e' impegnato a rilasciare entro fine settembre. Rispetto ai 146 milioni che oggi il cda ha approvato, una novantina, puntualizza l'azienda, sono in fase di esecuzione. Tra gli interventi del piano c'e' anche la videosorveglianza dell'area a caldo. Si tratta di un sistema di monitoraggio che sara' installato in varie postazioni del siderurgico. Operativo h24, controllera' le "potenziali sorgenti di emissioni convogliate e non convogliate, anche legate a malfunzionamenti e/o anomalie di processo". Un altro sistema di monitoraggio verra' poi installato sulle torce di sicurezza. Per le emissioni diffuse l'Ilva annuncia che entro fine anno sara' pronta la barriera frangivento ai confini dei parchi minerali. Mentre stando al cronoprogramma dell'Aia in vigore, entro il 2013 andranno fatti gli interventi per la copertura dei cumuli di calcare ed entro il 2016 quelli relativi alla chiusura dei nastri trasportatori in modo da "minimizzare i fenomeni di emissione diffusa nella fase di trasporto dei materiali pulvirulenti". Non si puo' escludere, pero', che alcune scadenze temporali dell'Aia in vigore - rilasciata ad agosto 2011 - adesso possano essere riviste e anticipate con la nuova autorizzazione. L'Ilva inoltre annuncia che e' allo studio un intervento di impermeabilizzazione dell'area parchi con intercettazione, trattamento e riutilizzo dell'acqua per bagnare i cumuli.
Nell'area altiforni l'Ilva, invece, realizzera' la condensazione dei vapori derivanti dalla granulazione della loppa negli altiforni 1, 4 e 5 e rende noto che quest'intervento e' giá in corso sull'altoforno 4. Sara' anche potenziata la captazione delle polveri dei campi di colata degli altiforni 1 e 5 mentre verrá installata la depolverazione per le stock-house degli altiforni 1 e 2 (silos dove vengono depositati i materiali che devono essere caricati negli stessi altiforni). Nel mese prossimo, invece, sara' installato sul camino E312 dell'agglomerazione del sistema di campionamento a lungo termine della diossina. In aggiunta ai 146 milioni, ci sono poi altri due interventi per rispettivi 8 milioni e 15 milioni che prevedono ulteriori sistemi di captazione e aspirazione delle polveri dall'agglomerazione, il primo dei quali sara' in esercizio a fine 2013 mentre per l'altro e' in corso lo studio di fattibilitá e si prevede un anno di tempo per realizzarlo. I sindacati metalmeccanici di Taranto hanno valutato positivamente gli impegni assunti oggi dal cda a Milano ricordando che l'accelerazione della spesa e' una delle richieste fatte al presidente Ferrante.
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