Una sola condanna è stata pronunciata per l'incidente causato dal crollo di una gru bivalente all’interno dell’Ilva avvenuto il 12 giugno 2003.
La grossa gru si spezzò in due parti e crollò al suolo travolgendo due operai che stavano lavorando. A lasciarci la vita Paolo Franco e Pasquale D'Ettorre, i primi morti della grande ondata di giovani entrati all'ilva negli ultimi anni.
Una sola condanna: un anno e 4 mesi di reclusione, come a dire briciole di pena per una morte che si poteva benissimo evitare.
Una condanna ad una persona, Luigi Capogrosso, il cui nome è ben noto sia all'Ilva che all'interno del Tribunale di Taranto.
Per gli altri imputati pena sospesa, e per Emilio Riva l'assoluzione dal reato ascrittogli per non aver commesso il fatto.
Oggi, in quell'aula di Tribunale è stata fatta giustizia?
Negli occhi dei genitori di Paolo Franco si leggeva chiaro il messaggio della triste sentenza: a pagare è oggi chi difende la vita, chi difende la salute, chi difende il diritto alla sicurezza, alla "formazione e informazione" come ripete insistentemente Angelo Franco, il padre di Paolo.
La rabbia è anche tra i presenti: semplici cittadini, ma anche l'onorevole Donatella Duranti, e l'Assessore alla Cultura del Comune di Taranto a rappresentare l'Amministrazione Comunale.
E proprio il Comune di Taranto è stato chiamato in causa dall'avvocato Mattesi, difensore dell'Ilva.
Questo pomeriggio l'Assessore riferirà in Consiglio Comunale. Aspettiamo ora il pronunciamento.
Grandi assenti: i sindacati tutti, gli operai e i rappresentanti dei principali partiti politici. Ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, si capisce chi ha veramente a cuore la sorte di Taranto e dei suoi cittadini lavoratori.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per l'Associazione 12 giugno, ed in particolare per la famiglia Franco.
Questo pomeriggio l'Assessore riferirà in Consiglio Comunale. Aspettiamo ora il pronunciamento.
Grandi assenti: i sindacati tutti, gli operai e i rappresentanti dei principali partiti politici. Ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, si capisce chi ha veramente a cuore la sorte di Taranto e dei suoi cittadini lavoratori.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per l'Associazione 12 giugno, ed in particolare per la famiglia Franco.
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