Purtroppo, ancora non è dato sapere esattamente chi e dove...
Un'area di 18mila mq, in uso a due societa', sulla quale erano abusivamente stoccate 3mila tonnellate di rifiuti speciali, e' stata posta sotto sequestro dai militari della Guardia di Finanza di Taranto, che hanno apposto i sigilli anche agli impianti e macchinari utilizzati per il processo produttivo e per la raccolta di "fanghi" di scarto. Nel mirino due aziende, dislocate sulle strada che collega Taranto e Massafra. Denunciate per violazione delle norme a tutela dell’ambiente due persone, gli amministratori delle società finite nell’occhio del ciclone. I finanzieri hanno sequestrato un’area di pertinenza delle due aziende, per quasi ventimila metri quadrati. Lì erano stoccati i rifiuti speciali, ma non solo. I sigilli sono stati posti anche a numerosi impianti e macchinari utilizzati per il processo produttivo, e per la raccolta di “fanghi” di scarto. Gli uomini della Tributaria, che hanno lavorato gomito a gomito con il gruppo aeronavale il cui supporto si è rivelato fondamentale, hanno accertato lo stoccaggio anche di rifiuti destinati al successivo trattamento ed il traffico transfrontaliero di prodotti derivati dal recupero dei rifiuti speciali, il tutto eseguito in violazione delle leggi comunitarie e nazionali. Da Massafra, insomma, il prodotto prendeva destinazioni lontane dall’Italia, senza le necessarie autorizzazioni. Ancora: la Guardia di Finanza ha appurato come nell’area si verificasse anche lo stoccaggio - rigorosamente non autorizzato - di fanghi e scarti di lavorazione, rinvenienti dal processo produttivo. Come detto, il valore dei beni finiti sotto chiave sfora il tetto di cinque milioni, mentre due persone sono state denunciate.(AGI)
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