Ecosistema Urbano rappresenta e valuta i carichi ambientali, la qualità delle risorse e la capacità di gestione e tutela ambientale dei 103 comuni capoluogo italiani.
Gli indicatori utilizzati servono dunque a pesare la sostenibilità ambientale della città e quindi, in particolare, il carico che le attività economiche e gli stili di vita generano sulle risorse ambientali e la qualità delle risposte messe in atto.
Nel corso degli ultimi anni l'insieme delle città italiane ha mostrato un leggero miglioramento sulla gran parte dei parametri relativi alla qualità ambientale ed alla gestione, mentre sono incrementati i carichi ambientali, in particolare consumi energetici, carburanti e rifiuti.
E' fondamentale, però, ricordare che la complessiva "qualità ambientale" di una città include una molteplicità di fattori non sempre misurabili. Si pensi, ad esempio, a tutta una serie di aspetti - come la struttura urbanistica, l'integrazione tra spazi verdi ed edificato, la qualità e l'aspetto degli edifici, il clima - che sono difficilmente riconducibili ad un indicatore numerico.
L'obiettivo sostanziale che si pone Ecosistema Urbano è quello di misurare in qualche modo la "febbre" ambientale delle città e l'efficacia delle prescrizioni messe in atto: lungi dal rappresentare un Oscar assegnato alla qualità ambientale complessiva di un'area, esso vuole essere una sorta di "termometro" della sostenibilità.
Taranto si colloca al 66° posto nella classifica generale ma è tragicamente ultima nella Raccolta differenziata e gestione ecologica dei rifiuti (nonostante la coppia d'assi che dirige e consiglia l'AMIU...)
I tassi di impatto ambientale della struttura urbana sono irrealmente limitati al traffico veicolare e ai consumi energetici degli abitanti.
Lo si capisce dagli inquinanti analizzati (PM10 e biossido di azoto). L'industria pesante non è considerata per il suo impatto reale e, pertanto, potremmo a buon titolo immaginare che questo sarebbe l'indice ambientale della città se non fossimo affogati da fumi e scarichi altrui...
L'ARPA ha inoltre ufficialmente posto delle riserve sugli indici, rilevando come non ci sia stato tutto questo miglioramento...
Infine, il risparmio idrico, che ha innalzato il carattere virtuoso della città... è prevalentemente frutto del razionamento cui ci ha costretto la siccità per otre 5 mesi!
Scarica il documento
Nessun commento:
Posta un commento