TORINO - Il Festival Cinemambiente 2008, in programma a Torino dal 16 al 21 ottobre, inaugura una nuova sezione: Ambiente Lavoro, in collaborazione con l'Inail Piemonte. Una riflessione sulle morti bianche e sui forti legami, in Italia e all'estero, con i temi dei diritti e dell'ambiente, e per una sempre maggiore sensibilizzazione nei confronti della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
In Italia sono circa 1.200 ogni anno i lavoratori che muoiono, e almeno 50.000 rimangono invalidi. Il mondo del lavoro del nostro paese - nonostante la consolidata tendenza alla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali - possiede una complessità legata al precariato, alla flessibilità, alla multietnicità, alla crisi produttiva. Fattori che sembrano rendere i luoghi di lavoro meno sicuri, e che allo stesso modo sottolineano il paradosso di un'epoca in cui tecnologia e leggi dovrebbero garantire standard di sicurezza più elevati. In questo contesto nasce un'esigenza di promozione della cultura della sicurezza, rivolta non solo a lavoratori e datori di lavoro, ma all'intera società.
Lavoratori precari e stranieri: secondo l'Inail le categorie oggi più a rischio. Alcuni film della rassegna sono dedicati proprio a loro: Una stagione all'inferno di Alessandro Nucci che descrive la situazione di immigrati costretti a turni massacranti e situazioni terribili; il documentario Paradise- Three Journeys into this World di Elina Hirvonen, dove i lavoratori non possono denunciare gli incidenti per paura di perdere il posto di lavoro o di dover lasciare l'Italia se privi di permesso di soggiorno; il lungometraggio di Roberto Paolini Arrivederci a Taranto sui problemi dell'area industriale della città. E ancora: Morire di lavoro di Daniele Segre, il documentario tedesco Losers and Winners ambientato nella Ruhr; Sun/Humbrella di Du Haibin.
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