Quando aria terra e acqua sono contaminati, è facile far passare (su corsie preferenziali) e finanziare qualsiasi intervento nel territorio con la scusa della bonifica.
Come per esempio dragare (scavare) i fondali del porto e dire che stanno risanando il mare...
Si è svolto questa mattina, presso la direzione Bonifiche del Ministero dell’Ambiente un incontro finalizzato a risolvere i problema del dragaggio dei fondali del porto di Taranto e in particolare degli sporgenti fuori dal Mar grande per consentire l’attracco di grandi navi.
La riunione, coordinata dal dirigente ministeriale Mascazzini, ha visto la partecipazione del presidente della Provincia Florido, del commissario dell’Autorità portuale, dei rappresentanti della società TCT e del dirigente dell’assessorato regionale all’Ecologia e si è conclusa con l’impegno di presentare in tempi brevi un progetto di dragaggio con l’ipotesi di costruzione di una vasca di colmata a cura di ICRAM e SOGESID.
Questa iniziativa rientrerà nell’accordo di programma per la bonifica del sito d’interesse nazionale tarantino, accordo in corso di definizione al Ministero.
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