lunedì 20 ottobre 2008

Si scrive UIL Brindisi, si legge Confindustria?

Complimenti!

Nei giorni scorsi la Segreteria UIL di Brindisi, con la partecipazione dei Segretari provinciali di categoria dell'industria, si è riunita per analizzare le condizioni di crisi venutesi a determinare nel nostro territorio, le cause, i motivi di fondo e quali possono essere i possibili rimedi per superare la precaria situazione in cui si trova tutto il settore industriale.
Le decisioni assunte dagli Enti locali in materia di sviluppo economico-industriale in questi anni hanno contribuito, non poco, ad aggravare sempre e di più lo stato di emergenza occupazionale e sociale.
La politica del NO!, contraria a nuovi insediamenti produttivi, è stata la causa del dissesto economico nei settori industriali strategici, rallentandone i progetti di sviluppo fino al blocco complessivo degli investimenti già decisi, vedi: pipe-line con la raffineria di Taranto, bonifica dei terreni degradati, rigassificatore, termovalorizzatore, dissalatore ed altri previsti nel primo accordo di programma quadro chimico. Inoltre, in altri casi, ha prodotto continui ritardi per la concessione delle autorizzazioni, motivati da cavilli burocratici di varia natura.
Tutto ciò, senza se e senza ma, ha di fatto paralizzato questo settore vitale in tutto il territorio provinciale, nonostante la buona disponibilità delle aziende storiche dell'area industriale brindisina (Basell, Polimeri Europa, Enipower, Sanofi Aventis, Exxon Mobil ed altre) che hanno migliorato negli anni i cicli produttivi con tecnologie molto avanzate, per far si che la sicurezza dei lavoratori, la salute dei cittadini e l'ambiente circostante fossero maggiormente tutelate.
L'indotto, costituito da una numerosa presenza di aziende di assistenza e manutenzione e da un sistema di servizi di supporto logistico, con la presenza di tecnici di qualificata specializzazione garantiva occupazione certa, continuità lavorativa e qualità professionali di alto livello. Attualmente esso è ridimensionato con danni molto gravi per l'occupazione e per gli interventi di manutenzione.
Il settore industria della UIL di Brindisi da sempre ha assunto una chiara posizione di condanna per questo modo di fare politica, avendo consapevolezza e conoscenza che quanto provocato sarebbe stato dannoso per tutto il sistema professionale ed industriale.
Perciò, per dare più forza all'azione sindacale, riteniamo necessario un impegno straordinario di tutta l'Organizzazione. Per questo si è convenuto di costituire un Coordinamento provinciale UIL composto dai dirigenti delle categorie del settore industria che, in stretto contatto con gli RSU e le RLSA del petrolchimico e della zona industriale, avranno il compito di informare costantemente i lavoratori sull'evolversi della situazione, chiedendo il loro impegno e la loro collaborazione per il rilancio di un comparto industriale che ha dato tanto al territorio, in termini di economia ed occupazione.
Il settore industria UIL Brindisi
Fonte Brundisium.net

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