mercoledì 29 ottobre 2008

Ilva: in regione Archinà spara su tutti...

Ma certo, loro sono a norma di legge...
è colpa di chi si ammala o peggio ancora delle pecore ignoranti se si intossicano anche al di sotto dei limiti di legge nazionali (che sono 10.000 volte superiori a quelli di un inceneritore...)

ILVA TARANTO: AUDIZIONE IN COMMISSIONE AMBIENTE REGIONE PUGLIA

(AGI) - Bari, 29 ott. - “I risultati si cominciano a vedere - ha aggiunto - per la prima volta la concentrazione di PM10 e’ inferiore a 40. Del tutto dismesso e demolito l’agglomerato n.1, resta solo il camino, ma e’ inattivo. Il n.2 e’ servito da un elettrofiltro moderno (50 miliardi di investimento), che ha ridotto di 50 volte le emissioni. Parlare di aumento sarebbe quanto mai azzardato, semmai riduzione, anche se lieve. I camini sono collegati on line con Arpa Puglia e segnalano in tempo reale le emissioni”. L’Ilva ha smentito che il caso doloroso di cancro di un ragazzo di 13 anni sia diretta conseguenza della diossina. “Non è deontologicamente corretto - per Archinà - associare ad una patologia gravissima una causa specifica. Si tratta di una dichiarazione da procurato allarme, della quale dovrebbe occuparsi la Procura della Repubblica”. La conclusione al presidente Mita: “abbiamo iniziato un lavoro complesso, che intercetta un grande interesse istituzionale sull’argomento. Anche il Senato e’ stato coinvolto sulla problematica. In seguito la commissione ascoltera’ il governo regionale e l’Arpa. Pensiamo che anche la citta’ di Taranto non possa non essere ascoltata, attraverso il suo primo cittadino, e sentiremo l’osservatorio epidemiologico. Siamo aperti peraltro ad ulteriori coinvolgimenti in itinere”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Peccato che il collegamento con l'ARPA in realtà non è in tempo reale.
I dati vengono intercettati all'interno dello stabilimento dal SIA (servizi informatici di stabilimento), manipolati ed inviati in un secondo momento all'ARPA e alla Prefettura.