venerdì 7 settembre 2012

Tutti a fare i bravi... per Riva l'Innominato

Ilva, Monti: "Deve andare avanti". Vendola: "Ora azienda giochi partita" 

Una soluzione è possibile e lo stabilimento pugliese deve proseguire la sua attività. Il premier Mario Monti, che in giornata incontra il presidente dell'azienda, Bruno Ferrante, si dice ottimista sul futuro dell'Ilva: "Sono convinto che con senso di responsabilità e collaborazione fattiva tra le istituzioni si possa trovare una soluzione positiva per l'Ilva", ha detto il presidente del Consiglio, intervenendo alla Fiera del Levante a Bari.
Lo stabilimento pugliese, dice, "deve continuare a produrre e farlo in modo sostenibile, tecnologicamente avanzato e rispettoso dell'ambiente". Il premier ricorda che sono stati "sbloccati 4 miliardi" per la la bonifica e il dissesto idrogeologico, tema la cui attualità è apparsa a tutti evidente con l'Ilva". Il governo, rivendica Monti, "ha avvertito evidentemente tutta l'urgenza e si è mosso con l'urgenza del caso per rimuovere le cause che hanno portato al sequestro, con firma del protocollo d'intesa". Con questo accordo arrivano "366 milioni di euro per bonificare i territorio e migliorare l'ambiente" ed è "positivo che l'azienda si sia subito impegnata per rendere più sostenibile la produzione".
Ferrante: ''Lavoriamo per mantenere tutti i posti di lavoro". Nessun blocco totale alle attività "perché' altrimenti gli impianti verrebbero compromessi inevitabilmente. Così non è, si tratta di ridurre la quantità di minerali nello stabilimento'', ha detto il presidente Ilva, Bruno Ferrante, sulla disposizione dei custodi giudiziari sulla sospensione del carico di minerali. "Certamente una partita decisiva e importante spetta all'azienda. L'azienda ha dato una prima risposta, adesso aspettiamo di vedere anche le conclusioni cui arriverà la Commissione (Aia ndr). Noi non dobbiamo aspettare -ha precisato- dobbiamo andare e guardare avanti e impegnarci in una attività di risanamento ambientale da subito, iniziando a fare delle cose per dare una dimostrazione di buona volontà e una dimostrazione che ci crediamo e che vogliamo crederci". E ha aggiunto: "La preoccupazione dei sindacati e dei lavoratori la comprendo benissimo però noi stiamo lavorando, e i fatti lo dimostrano, a conservare tutti i posti di lavoro e a non avviare nessuna attività di mobilità di personale e di cassa integrazione riuscendo a mantenere sempre vivi e funzionanti gli impianti, anche se con l'obiettivo del risanamento". Il presidente si è detto soddisfatto per le parole del premier: "'Monti ha avuto parole molto sagge e di grande equilibrio che noi abbiamo apprezzato tantissimo''.
Ora tocca ad azienda. "Ora tocca all'Ilva giocare in prima persona la partita decisiva, quella della vita, la vita di una città che ha diritto di respirare, di lavorare, di raccontare al mondo non più i propri incubi ma la propria bellezza", ha detto nel suo intervento il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
Emiliano: "Magistrati applicano Costituzione". "Il nesso di causalità che lega la morte di un essere umano all'azione volontaria e cosciente di un altro essere umano non può essere derubricata ad attività legale solo perchè il ministero dell'Ambiente rilascia un'autorizzazione ambientale integrata o perchè si ritiene insostenibile economicamente il costo di adeguamento degli impianti. Occorre dunque dare atto ai magistrati di Taranto che stanno coraggiosamente applicando la legge e la Costituzione", ha detto il sindaco di Bari, Michele Emiliano.
La stima delle scorte. Intanto i custodi giudiziari degli impianti dell'area a caldo dell'Ilva sottoposti a sequestro hanno chiesto al responsabile dell'ufficiotecnico approvvigionamento materie prime dell'Area Altiforni di compiere "una stima di dettaglio delle giacenze di materie prime stoccate nell'Area Parchi e delle relative autonomie connesse all'esercizio degli impianti con riferimento all'attuale assetto produttivo". È stata chiesta, inoltre, "una stima di dettaglio dei flussi di massa in ingresso ed in uscita dell'Area Ghisa".
Sindacati sollecitano incontro con custodi. Con una breve nota inviata oggi al presidente dell'Ilva, ai custodi giudiziali Valenzano, Lofrumento e Laterza, e ai responsabili aziendali delle relazioni sindacali e industriali, i rappresentanti di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Taranto tornano a sollecitare per i prossimi giorni un incontro per fare il punto della situazione. Oggetto, le ripercussioni pratiche sull'azienda del sequestro senza facoltà d'uso disposto dalla Magistratura a seguito del reato di disastro ambientale e Ia situazione specifica dei parchi minerali. (Repubblica)

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