Scense dalla nave come fece Colombo approdato nelle Americhe
Estrasse dalla sacca di pelle delle collanine di perline di vetro con fare maestoso.
Le offrì ai poveri ignoranti come fossero oggetti inestimabili in cambio di oro, cibo, donne....
Scusi Dottore, quanto vale la vita di un tarantino per la tasca del padrone? Due, tre o addirittura quattro collanine?
Ilva: oggettive distanze tra Procura Taranto e azienda
L'Ilva manifesta disponibilita' a collaborare e a fare gli investimenti necessari a ridurre l'inquinamento del siderurgico di Taranto ma intanto la Procura della Repubblica va avanti col sequestro e da' attuazione immediata a quelle che sono le misure previste. L'incontro di ieri sera a Palazzo di Giustizia fra il procuratore capo Franco Sebastio, l'aggiunto Pietro Argentino e i sostituti del pool Ilva, i custodi giudiziali responsabili delle aree sequestrate, e il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, non ha accorciato quelle che appaiono oggettive distanze fra le parti.L'Ilva ha presentato alla Procura una serie di proposte che partendo dai parchi minerali, soggetti a blocco, si allargano poi ad altre situazioni critiche. La Procura non si e' ancora espressa su questi interventi ma da indiscrezioni sembrerebbe che le proposte presentate non convincerebbero i magistrati.
Non e' una novita', d'altra parte, che sul parco minerali la Procura da tempo abbia detto che intensificare la filmatura o l'irrorazione con acqua non e' una vera soluzione, anzi c'e' il rischio che, non esistendo a valle un sistema di convogliamento delle acque di scarico, si aggravi anche l'inquinamento a seguito di quest'intensificazione. Un altro punto di contrasto emerso ieri e' che l'Ilva presenta le sue proposte alla Procura ma quest'ultima gli ha fatto presente che il suo ruolo e' quello di organo di esecuzione delle misure del giudice delle indagini preliminari e quindi ogni possibile ed eventuale variazione che riguardi le misure stesse del sequestro va presentata e discussa con lo stesso gip. E tuttavia pare molto difficile che la Magistratura possa concedere qualcosa all'Ilva.
Se c'e' un punto sul quale il procuratore capo Franco Sebastio e' stato chiarissimo e' che il sequestro non prevede facolta' d'uso e che devono rapidamente cessare le emissioni inquinanti. Inoltre, nella conferenza stampa del 26 luglio, quando fu illustrata ai giornalisti l'ordinanza di sequestro dell'area a caldo dell'Ilva, sia il procuratore Sebastio, che il procuratore generale di Lecce, Giuseppe Vignola, dissero: l'Ilva ci presenti proposte che vadano nella direzione di quello che c'e' scritto nell'ordinanza del gip e noi siamo disposti a prenderle in considerazione. A questo pero' non si e' arrivati ancora, ne' le proposte presentate ieri sera sembrano andare in questa direzione, visto che l'Ilva ha deciso di attendere che si definisca il quadro della nuova Autorizzazione integrata ambientale prima di mettere in campo investimenti pia' consistenti dei 146 milioni di euro deliberati dal consiglio di amministrazione di qualche settimana fa. Il fatto che l'Ilva sia tutt'altro al riparo da una stretta del sequestro con riflessi anche sulla produzione e' condiviso anche dai sindacati, che la prossima settimana torneranno a chiedere l'incontro ai custodi e all'azienda. I sindacati mettono in evidenza come a fronte delle dichiarazioni rassicuranti del premier Monti, dei ministri Clini e Passera e dello stesso Ferrante, i quali dicono che l'azienda non puo' chiudere e che non c'e' blocco, la realta' presenti un'altra situazione perche' "dall'accelazione data sabato scorso dal procuratore si e' poi passati alle misure specifiche sui parchi e nulla esclude che altre misure a breve possano essere adottate sugli altri impianti. Questo vuol dire che la quadratura sul caso Ilva e' stata tutt'altro che trovata".(AGI).
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