mercoledì 19 settembre 2012

Che unità!

Ilva, ok Camera a decreto, passa al Senato

Rivedere la strategia di bonifica dell'intero sito di Taranto per trovare modalita' di intervento piu' efficaci. Su questo si basa il Piano messo a punto dalla task force guidata dal ministro dell'Ambiente Corrado Clini per l'Ilva lo scorso 26 luglio, a cui il decreto legge su Taranto approvato oggi nell'Aula della Camera dovrebbe dare quella 'forza legislativa' richiesta dai parlamentari pugliesi e degli enti locali, e che dovrebbe aiutare ad esaudire le richieste del tribunale del Riesame.
Il decreto, che ora passa al Senato, e' stato approvato a Montecitorio con 430 si', 43 no e sette astenuti. Contro il testo hanno votato solo i deputati della Lega, che nel corso dell'esame alla Camera del provvedimento hanno praticato un duro ostruzionismo. Ad astenersi sono stati i Radicali eletti nel Pd.
Il testo del documento - siglato dal ministro dell'Ambiente e da quello dello Sviluppo economico Corrado Passera, insieme con il governatore Nichi Vendola, il sindaco della citta' Ippazio Stefano e il presidente della provincia Gianni Florido - parla di ''certezza degli obiettivi e dei tempi di approvazione e realizzazione''.
Il protocollo d'intesa 'per interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di
Taranto' prevede risorse per ''interventi di riqualificazione ambientale'' pari a ''un importo complessivo di 336 milioni di euro'': 329 pubblici e 7,2 privati. Di questi, 119 milioni vanno alle bonifiche, 187 milioni per interventi portuali, e 30 milioni per il rilancio industriale per investimenti produttivi caratterizzati da un elevato livello tecnologico.
Il documento, composto da otto articoli, contempla successivi accordi di programma attuativi, da stipularsi entro 30 giorni dall'effettiva formalizzazione delle risorse. E' prevista la ''cabina di regia'' presieduta dal presidente della regione Puglia ed il ''Comitato'' per assicurare la realizzazione degli interventi e coinvolgere forze sociali ed economiche, proponendo al governo soluzioni operative, che si sono gia' insediati questa settimana.
Inoltre - si legge all'articolo 7 dedicato all'accelerazione delle procedure - da parte sua il ministero dell'Ambiente si impegna ''a garantire ogni utile accelerazione per la definizione del procedimento di riesame dell'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) dello stabilimento'', allo stesso modo il governo, per favorire gli interventi, si impegna ad ''accelerare le attivita' autorizzative'' per la realizzazione delle ''opere, la gestione e l'erogazione di servizi di prevenzione''.
Tra gli obiettivi del Piano, che ha una durata di cinque anni e che e' stato gia' approvato dal Cipe, lo sviluppo di interventi infrastrutturali complementari alla bonifica, misure per il mantenimento e il potenziamento dei livelli occupazionali, incentivi per le imprese gia' insediate che puntano su eco-tecnologie e per attirare nuovi investimenti e realizzazione di studi su impatti ambientali e salute. (ANSA).

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