Ilva, insulti e bagarre alla Camera
Ferrante chiede di incontrare Riva
"Terroni", "polentoni", "Magna Grecia perché state sempre a magnà". Sospesa la seduta dopo la votazione di 6 emendamenti su 50. Il Csm apre una pratica su attacchi al gip che ha sisposto il sequestro
Volano gli insulti nell'aula della Camera tra i deputati della Lega e quelli dell'Udc. La seduta è stata sospesa dopo che la mattinata di lavori ha portato alla votazione di sei emendamenti al dl per il risanamento ambientale di Taranto della cinquantina presentati. La mattinata di lavori ha portato alla votazione di soli sei emendamenti della 'legge per Taranto'. Continua l'ostruzionismo della Lega i cui deputati si iscrivono a parlare in massa su ogni proposta di modifica. Le votazioni riprenderanno alle 16 dopo il question time.Un continuo botta e risposta. Nel mirino dei leghisti finisce il deputato Udc Angelo Cera che, dopo un intervento molto duro contro i leghisti concluso con l'invito a lavarsi il muso prima di parlare del Sud, viene fatto oggetto di attacchi che insistono soprattutto sulla necessità che il parlamentare pugliese faccia un bel corso di dizione e impari la lingua italiana prima di intervenire in aula. Il tutto condito da insulti che volano da un banco all'altro e vanno dal classico 'terroni' all'altrettanto classico 'polentoni'. Meno classico il "siete la Magna Grecia" nel senso che state "a magnà" le risorse del paese, sempre di matrice leghista. L'invito del presidente Udc Rocco Buttiglione a tener conto dei lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro cade nel vuoto.
L'INCONTRO CON RIVA - "Il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, ha detto che ha chiesto alla procura l'autorizzazione a incontrare Emilio Riva, personaggio di spicco della proprietà,
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