lunedì 15 marzo 2010

Fegati di gravina

COMUNICATO STAMPA: ORDINANZA DELLA REGIONE PUGLIA SULLA COMTAMINAZIONE DI DIOSSINA

L’ordinanza n. 176 emessa dalla Regione Puglia ha interessato anche pascoli ed allevamenti in territori ricadenti nel parco delle gravine. Il provvedimento è indice dei preoccupanti livelli di contaminazione da diossina e Pcb (ma non solo) riscontrabili in una vasta area a ridosso dell’area industriale di Taranto. L’obbligo di distruzione dei fegati macellati testimonia anche di come sia stata intaccata la catena alimentare con possibili ripercussioni sulla salute pubblica.
L’ordinanza conferma l’urgenza di arginare le fonti di emissioni inquinanti in un territorio per decenni rimasto privo di controlli ambientali, di tutela dei suoi beni naturali e paesaggistici e sconquassato da politiche urbanistiche ed economiche insostenibili.
In questo contesto gravi potrebbero essere le ripercussioni sulle attività economiche rientranti nel parco e che potenzialmente potrebbero costituire un volano per un diverso modello di sviluppo della nostra area. Per il coordinamento delle associazioni occorre rilanciare il parco sfruttandone tutte le su potenzialità. Il parco può salvare agricoltori, allevatori, artigiani ed operatori turistici che, altrimenti, rischiano di presentarsi sul mercato non con il marchio della qualità ma con quello della diossina. Vi è quindi l’urgenza di redigere urgentemente un piano di intervento per la bonifica ed il risanamento ambientale ed idrogeologico dell’area del parco e di sostegno alla categorie economiche più colpite ivi operanti. La Provincia di Taranto, quale organo preposto alla gestione del parco nelle more dell’istituzione dell’ente specifico, deve urgentemente attivarsi in tal senso. Risposte immediate devono essere fornite daI Governo che non può rivolgersi al nostro territorio solo per imporre nuove attività inquinanti ( centrale ENI, prospezioni petrolifere, etc). Per l’emergenza diossina di Acerra, ad es., a suo tempo fu varata una legge ad hoc. Altri interventi, in base alla proprie competenze, dovranno scaturire inoltre dalla futura amministrazione regionale e nel merito si chiede ai candidati di assumere impegni precisi. Infine il coordinamento ripone la sua fiducia nella magistratura affinchè con le indagini in corso siano accertate celermente eventuali responsabilità penali e civili nei confronti di chi ha inquinato il territorio.
Taranto, 15 Marzo 2010

COORDINAMENTO per il PARCO DELLE GRAVINE

(LEGAMBIENTE – LIPU – WWF – OSSERVATORIO MARTINESE SULL’URBANISTICA –CENTRO SPELEOLOGICO ALTO SALENTO - FEDERAZIONE SPELEOLOGICA PUGLIESE – ITALIA NOSTRA – PRO NATURA -CENTRO SPELEOLOGICO ALTO SALENTO -VARI CITTADINI -)

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