giovedì 18 marzo 2010

E abbattiamole 'ste masserie! Comune smemorato!

In una città dove le pecore si abbattono e si smaltiscono come rifiuti speciali ha senso conservare le masserie?
Un premio allora alla coerenza di Comune e Soprintendenza che acconsentono ad eliminare alla radice la storia di Taranto, città ex-agricola ed ex-marina!
Un premio anche alla coerenza dell'arch. Conte che, dopo aver criticato le scelte del Comune di salvare il pregevole stabile di inizio Novecento di via Acclavio (per il quale lui era progettista della palazzina da costruire in sua vece...), ora chiede lo stesso trattamento per la masseria! Siamo quantomeno felici di questa conversione sulla via di Damasco...
Ecco il suo Comunicato che sa più di reazione per una differenza di trattamento che di vero furore culturale (ma siamo sicuri di sbagliarci..) (
LEGGI QUI LA DENUNCIA COMPARSA SULLA STAMPA):

Nel SILENZIO ASSORDANTE di una Città DISTRUTTA... perchè DISTRATTA, nella quale vige la ferrea OMERTA', dove chiunque è autorizzato ad urlarti addosso: fatti i "c.. tuoi che è meglio"... ecco che devono essere i cittadini a rivoltarsi, perchè le istituzioni SE NE LAVANO LE MANI....TUTTI SE NE FREGANO, e si scrollano di dosso le responsabilità.
Non si ha idea delle telefonate che sto ricevendo........ sembra infatti che abbiano deciso di DEMOLIRE la Masseria SOLITO, già quella di via Plateja che come ben saprete risale al 1500.
Tutti negano d'averne decretato la fine... per intanto il cartellone di cantiere è ESAUSTIVO !!! Chi avrebbe firmato dunque quell'Autorizzazione?
- CERVELLERA si limita a scrivere : Mi sono opposto con tutte le mie forze da assessore all'edilità. Non lo sono più da un anno e non so cosa sia successo. Comunque sono contrario.
- Enzo La Gioia scrive : Io non sono più dirigente, in precedenza avevo legato il tutto al parere della Sovrintendenza.
Vabbè...... ma allora di chi la responsabilità? Chi ha firmato quell'atto scellerato? Perchè non è stato mai sottoposto alla CAT e dunque al Consiglio Comunale?
Pare che addirittura sia stata emessa un'ORDINANZA SINDACALE che in caso d'inottemperanza minacciava i LAVORI in DANNO..... Quando mai il Comune ha emesso ORDINANZE, quando le ha eseguito in danno?
E dunque rispetto a via Acclavio s'è praticato il solito : Due pesi... due misure !!!
Perchè non ha avuto lo stesso trattamento riservato a via Acclavio? Perchè non la si è portata all'attenzione del consiglio comunale?
Si potrebbe proporre di trasferire il diritto alla edificazione riservato a quel terreno, in altra zona della Città, per non danneggiareil proprietario. La Masseria potrebbe essere salvata atteso la rilevanza Storica e con l'ausilio di Enti e/o istituti privati ristrutturata e destinarla ad un uso d'interesse pubblico-sociale.
Chi può faccia qualcosa...
FACCIAMO COMPRENDERE ALL'AMMINISTRAZIONE CHE NON SI POSSONO DEMOLIRE DETERMINATI MANUFATTI...INNANZITUTTO CHE SI DEVE UTILIZZARE LO STESSO METRO, LA STESSA MISURA.
GRAZIE PER QUANTO RIUSCIRETE A FARE...INTERVENITE PRESSO IL SINDACO E/O L'ASSESSORE.
FACCIAMO PARLARE STAMPA E TELEVISIONI PER QUANTO ALLA VICENDA DI VIA ACCLAVIO, CHE RISPETTO ALLA MASSERIA HA CONOSCIUTO ALTRO EPILOGO.
PURTROPPO A TARANTO MANCANO .....LE REGOLE... QUELLE CERTE, valide per tutti !!!
RITENETE SIA UTILE UN RICORSO AL TAR ???
Nevio CONTE

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