CI VOGLIONO IGNORANTI...MA CI AVRANNO RIBELLI!!!
È ormai passato un anno dallo scoppio della crisi economica, e della tanto strombazzata ripresa non si vede neanche l'ombra. Sono visibili e concrete, invece, le conseguenze di questa crisi che il governo e le imprese hanno deciso di scaricare su studenti, lavoratori, giovani, donne, migranti.
I tagli alla formazione e i progetti di riforma di scuola e università presentati dal governo indicano precisamente la direzione: smantellare il sistema dell'istruzione pubblica per fare cassa e lasciare campo libero all'invadenza dei privati. Dietro la cortina fumogena della retorica sul merito e sull'innovazione si nasconde una perversa alleanza tra gli interessi corporativi dei vecchi baroni e quelli dei nuovi padroni, in nome della difesa degli antichi privilegi e della riscossione dei moderni profitti. E non si tratta di provvedimenti isolati: la stretta repressiva sulla libertà di manifestazione, la discriminazione palese dei migranti, l'attacco esplicito alla legalità costituzionale sono tasselli di un unico progetto.
In Italia c'è una crisi democratica, che punta a una trasformazione della costituzione materiale e alla
cancellazione di libertà, diritti, uguaglianza. Va costruita l'opposizione sociale a questo governo corrotto e autoritario.
Ci vogliono soli, poveri, senza diritti, senza speranze. E senza passioni né desideri, disciplinati dalle rigide regole delle gerarchie vaticane sul lavoro, in politica, nei laboratori di ricerca, nelle corsie degli ospedali e perfino nel privato dei nostri letti. La crisi viene sfruttata da Confindustria per l’ennesima ristrutturazione a colpi di licenziamenti e delocalizzazioni, e dal governo per regolare i conti con gli unici soggetti che hanno costruito l’opposizione sociale al suo strapotere: gli studenti e i lavoratori.
Facciamo di necessità virtù: studenti e lavoratori uniti hanno l’occasione di aprire una nuova stagione di lotte, insieme alla società civile, alle associazioni, a tutti i movimenti.
Le rivendicazioni che i lavoratori della Cgil porteranno in piazza il 12 marzo sono obiettivi minimi di dignità sociale, su cui non si può transigere: blocco dei licenziamenti, investimenti sugli ammortizzatori sociali e loro estensione ai precari, avviamento di un piano nazionale per la ricerca, tassazione delle rendite finanziarie, riduzione delle tasse ai lavoratori, regolarizzazione di tutti i migranti che lavorano, abolizione del reato di clandestinità.
Per questo saremo in piazza il 12 marzo, partecipando allo sciopero generale dei lavoratori con le modalità autonome del movimento studentesco, manifestando la nostra solidarietà a chi sta pagando il prezzo più alto della crisi e proponendo la nostra piattaforma per cambiare dal basso scuola e università: blocco dei progetti di riforma proposti dal governo, investimenti sull'edilizia scolastica e universitaria, una legge nazionale sul diritto allo studio che garantisca la nostra autonomia di vita e l'accesso libero ai saperi, una riforma in senso democratico e partecipato delle rappresentanze studentesche, un ripensamento generale della didattica che renda possibile l'innovazione, la partecipazione degli studenti e l'autodeterminazione dei percorsi di studio, un nuovo welfare universale esteso a tutto il percorso della formazione, una didattica di qualità e una ricerca libera da condizionamenti commerciali e confessionali.
Riprendiamo la parola, rilanciamo il movimento, liberiamo il futuro.
Link-coordinamento universitario, Unione degli Studenti
SONO GIA' PREVISTI CORTEI ED INIZIATIVE NELLE SEGUENTI CITTA'
TORINO, VERBANIA, GENOVA, IMPERIA, MILANO, FIRENZE, SIENA, ROMA, LATINA, CAMPOBASSO, NAPOLI, SALERNO, AVELLINO, CAMPOBASSO, FOGGIA, BARI, BRINDISI, LECCE, TARANTO, COSENZA, REGGIO CALABRIA, SIRACUSA, ENNA, TRAPANI, RAGUSA, CAGLIARI, NUORO... E TANTE ALTRE SE NE AGGIUNGERANNO.
PER INFO 3405556114 (Daisy), linkudutaranto@gmail.com
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