“Basta con l’Ilva dove i commissari sono pubblici, nominati dal governo, e la proprietà è privata, di quella famiglia Riva che sappiamo tutti in che modo ha gestito l’azienda”.
Lo ha
affermato oggi a Taranto, dove ha concluso il congresso del proprio
sindacato, il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini. “E’
inevitabile pensare ad un futuro assetto dell’Ilva e quest’assetto per
noi deve necessariamente superare i Riva – ha aggiunto Landini – si può
ipotizzare anche una fase di controllo pubblico ma sin d’ora si deve
ragionare sugli assetti societari della più grande acciaieria europea”.
Abbiamo importanti problemi che vanno
affrontati – ha proseguito il segretario generale della Fiom Cgil – il
risanamento, l’innovazione, la tutela della sicurezza, l’affermazione di
migliori condizioni per i lavoratori, gli investimenti necessari al
rilancio competitivo. Riscontriamo già che molte cose che dovevano
essere fatte, parlo degli interventi dell’Autorizzazione integrata
ambientale, non lo sono ancora – ha sottolineato – questo per noi è un
ritardo che non si può tollerare.
Se poi non ci poniamo nemmeno
l’interrogativo di cosa dovrà essere questa fabbrica da qui a qualche
anno, è ancor più grave – ha concluso Landini – è evidente che i Riva
all’Ilva, per la loro situazione e per i fatti che sono emersi in
quest’anno e mezzo, non sono più in grado di assicurare alcun futuro”. (ilpaesenuovo)
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