giovedì 13 marzo 2014

Bella gente a spasso

Obbligo di dimora revocato per i Riva

Revocata la misura dell’obbligo di dimora e divieto di espatrio nei confronti di Emilio Riva, del figlio Nicola e dell’ex direttore generale dello stabilimento siderurgico Luigi Capogrosso. La Cassazione ha accolto la richiesta dei difensori degli indagati annullando il provvedimento con rinvio al tribunale di Taranto per un nuovo riesame.
I Riva, Emilio di 86 anni, il figlio di 56 e Capogrosso, di 57, sono stati arrestati a luglio 2012 perché coinvolti nell’inchiesta sul disastro ambientale contestato dalla procura all’Ilva. Scaduta la misura cautelare dei domiciliari, i tre indagati erano stati sottoposti dal luglio 2013 ad obbligo di dimora nel comune di residenza con divieto di espatrio per il più anziano dei Riva e Capogrosso. Il provvedimento del gip Patrizia Todisco, confermato dal tribunale dell’appello cautelare, è stato impugnato dagli avvocati Egidio Albanese, Marco De Luca e Adriano Raffaelli. Secondo la tesi sostenuta dai legali, la misura cautelare durata un anno era fondata sul rischio di inquinamento probatorio e di reiterazione dei reati, non sul pericolo di fuga.
Il pg aveva chiesto la conferma della misura e il rigetto dell’istanza dei difensori. Ma i giudici della Sesta sezione della Suprema Corte hanno accolto la richiesta dei difensori.
Non si conoscono i motivi della decisione, in quanto ieri sera gli Ermellini hanno depositato soltanto il dispositivo ma non le motivazioni alla luce delle quali la magistratura tarantina dovrà riesaminare il provvedimento.
Un altro figlio di Riva, Fabio, è destinatario di un mandato di arresto internazionale emesso dalla magistratura di Milano. Si trova a Londra ed è libero su cauzione in attesa di estradizione. (CdG)

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