Il Porto di Taranto riprende il largo: il 2014 si è aperto con un aumento del traffico navi e container
Dopo mesi col segno meno, il porto di Taranto apre il 2014 in positivo. I primi dati disponibili riferiti a gennaio scorso segnalano infatti che il numero delle navi arrivate è aumentato del 44,1% (dalle 177 del 2013 alle 255 del 2014), il traffico container da 14.031 a 15.528 teus (+10,7%); il traffico generale, comprensivo di imbarchi e sbarchi, del 38,6%, essendo passato da 1.848.649 a 2.562.807 milioni di tonnellate.
È ancora presto per dire se questi dati costituiscano un'inversione di tendenza, però rappresentano almeno una parziale schiarita. Tanto più che il 2013 si era chiuso con dati pesanti. Il traffico dei container, a.causa della crisi generale ma anche per l'inadaguatezza delle infrastrutture lamentata da Taranto container terminal, era infatti crollato, rispetto al 2012, del 25,1 per cento, passando da 263.461 a 197.317 teus; quello generale del 18,5 per cento, da 34.942.352 a 28.484.980 milioni di tonnellate; il movimento delle navi di una percentuale analoga, 18,9 per cento, da 3.368 a 2.730 unità.
A collocare l'avvio del 2014 sotto una luce diversa è stata soprattutto, si apprende da fonti dell'Autorità portuale di Taranto, la stabilizzazione dell'Ilva che, sebbene sia ancora alle prese con la crisi di mercato, non è più, tuttavia, nella bufera giudiziaria che l'ha pesantamente segnata per metà del 2012 e per gran parte del 2013. E nel porto avanza anche il cantiere della piastra logistica, un progetto pubblico-privato approvato dal Cipe negli anni scorsi dall'importo complessivo di 219 milioni di euro. È stata completata la costruzione dei capannoni della piastra, strutture prefabbricate, sono state avviate le opere a mare con la vasca di colmata che servirá all'ampliamento del quarto sporgente, e nel giro di un mese verrá avviato anche il cantiere della strada dei moli.
Cinque, in tutto, le opere del progetto. La piastra logistica ha un costo di 50,1 milioni di euro e sarà costruita a ridosso del quarto sporgente su una superficie di 200mila metri quadrati. La piattaforma si propone come centro di interscambio tra le diverse modalità di trasporto (strada-ferro-mare) e centro di prestazione di servizio alle merci. Fa capo alla Taranto Logistica (società della Gavio Logistica), che partecipa all'investimento insieme a Grassetto Costruzioni e Grandi Lavori Fincosit. I tre, a loro volta, sono alleati in una società di scopo. La piattaforma punta a sviluppare traffici sulle tratte Taranto-Genova-Rivalta e Taranto-Ravenna-Rubiera. Opererà in collegamento con le altre piattaforme del gruppo ma anche con Rete Ferroviaria Italiana e altri operatori di trasporto.
La strada dei moli costerà 43,669 milioni e collegherà tutti i moli del porto raccordandoli alla viabilità nazionale. È l'unico intervento appaltato. Grandi Lavori Fincosit, invece, realizzerà le opere a mare. L'ampliamento del quarto sporgente (81,288 milioni) prevede che l'area passi da 80 a 220 metri realizzando una banchina nuova con fondali di 12 metri. L'area retrostante sarà riempita per ricavare piazzali operativi. Per la nuova darsena ad ovest del quarto sporgente, è invece prevista una spesa di 14,667 milioni, mentre la vasca per i fanghi di dragaggio costerà 29,395 milioni.
L'altro grosso investimento infrastrutturale nel porto riguarda l'adeguamento del terminal container dove é insediata Evergreen, ma qui le opere non sono partite. Era sulla rampa di lancio l'adeguamento della banchina del molo polisettoriale, l'appalto era stato aggiudicato per 64 milioni di euro ad un consorzio di imprese, quando un ricorso al Tar di Lecce ha bloccato tutto. Aggiornata pure l'udienza al Tar chiamato ora a pronunciarsi il 2 aprile.(Sole24h)
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