Vi ricordate Antonia Battaglia?
Se no, cliccate qui per vedere i vecchi post su di lei: la tarantina che con Peacelink ha sollevato la questione Taranto al Parlamento europeo.
In merito alla sua candidatura alle europee con la lista “L’Altra Europa con Tsipras” ha definitivamente comunicato:
Ho ricevuto stamane una bellissima lettera da parte del Comitato per
la Lista “L’Altra Europa con Tsipras”, nella quale mi si invita a non
ritirare la mia candidatura e a non darla vinta a chi mi vorrebbe fuori
da questa lista. La lettera, firmata da Argiris Panagopoulos in nome di
Alexis Tsipras, Barbara Spinelli, Marco Revelli e Guido Viale, é stata
una grande testimonianza di fiducia nei miei confronti. Ma è con grande
rammarico che, mio malgrado, constato ancora che tra i candidati della
circoscrizione Sud rimangono i nomi di due candidati appartenenti a SEL.
In una lettera invitata al Comitato con Alessandro Marescotti e
Riccardo Rossi, quando ancora le candidature non erano state validate,
avevamo posto una condizione *sine qua non*: che nella lista “L’Altra
Europa con Tsipras” non ci fossero esponenti dei partiti politici ed in
particolare di SEL, le cui posizioni su Taranto sono in contrasto con
cio’ che rappresento. La mia dichiarazione del giorno 5 marzo
riaffermava quanto già sostenuto al momento della presentazione del mio
nome, fin dall’inizio. I miei principî morali ed etici e la netta
consapevolezza di non voler portare avanti una campagna per Taranto e
per il Sud tutto in Europa, accanto ad esponenti di un partito che
ancora ieri ha continuato a disconoscere le proprie gravi responsabilità
sulla questione ILVA, mi inducono a riaffermare con forza la mia
scelta. Pertanto ho pregato il Comitato di voler provvedere a levare il
mio nome dalla lista dei candidati della circoscrizione Sud. Auguro ad
Alexis Tsipras tutto il successo che merita in Europa.
La questione dell'incompatibilità era già stata sollevata una settimana fa dal Fondo Antidiossina Taranto con una nota polemica nello stile classico dell'ambientalismo locale:
Nuove tensioni nel movimento ambientalista tarantino. Ad agitare il
variegato fronte degli ecologisti è la possibile partecipazione alle
prossime europee di Antonia Battaglia (Peacelink). Nei mesi scorsi la
Battglia è stata fortemente impegnata per portare il caso dell’Ilva di
Taranto all’attenzione della Commissione europea, riuscendo a far
avviare una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per il
mancato rispetto delle norme anti-inquinamento.
Lo strappo si è consumato tra l’esponente di Peacelink e Fabio
Matacchiera. Ieri mattina, infatti, il presidente del Fondo Antidiossina
ha inviato nelle redazioni un comunicato con il quale precisa che «la
signora Antonia Battaglia non è membro del Fondo Antidiossina. Come è
noto, la signora ha collaborato con la onlus e con il sottoscritto nel
sottoporre la “questione Ilva di Taranto” alla Commissione Europea, ma
tale collaborazione è stata interrotta da alcuni mesi, non appena la
stessa ha palesato l’intenzione di volersi candidare alle consultazioni
europee. Il direttivo del Fondo Antidiossina ha perentoriamente
rifiutato le richieste di appoggio elettorale avanzate dalla signora
Battaglia, giudicandole incompatibili con le finalità dello statuto».
A cosa si riferisce Matacchiera? All’eventualità che la Battaglia sia
candidata con la “lista Tsipras”. Si tratterebbe, probabilmente,
dell’unica presenza tarantina alle prossime elezioni europee, per di più
a vantaggio di una persona molto vicina agli ambientalisti e che
conosce bene gli ingranaggi ed i meccanismi del Parlamento europeo.
Insomma, un’opportunità, piuttosto che un’iniziativa da osteggiare. A
far storcere il naso agli ambientalisti è stata la possibilità che anche
il governatore Vendola corresse sotto le insegne di Tsipras. Il
presidente della Regione, però, sembra aver abbandonato l’idea di
partecipare alle europee, ma forse nella lista potrebbe essere inserito
qualche altro rappresentante di Sel. In tal caso la stessa Battaglia
sarebbe pronta a fare un passo indietro per tenere fede all’impegno
profuso nei mesi scorsi sul caso Ilva di Taranto.
«Non voglio polemizzare – dice al Corriere Antonia Battaglia – ma
davvero non capisco l’atteggiamento che alcuni rappresentanti
dell’ambientalismo tarantino hanno assunto nei miei confronti. Io non
sono cambiata, sono la stessa che si è battuta per Taranto in
Commissione Europea. Il mio impegno continua, tanto che proprio
stamattina (ieri, ndr) ho cercato nuovamente di parlare con i componenti
della Commissione per perorare la causa di Taranto. Sono amareggiata
per la nota di Matacchiera e anche per le dichiarazioni che Angelo
Bonelli avrebbe pronunciato in un recente incontro. Per quanto mi
riguarda confermo che la mia eventuale candidatura nella Lista Tsipras è
incompatibile con la presenza di esponenti di Sel».
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