mercoledì 5 marzo 2014

Ordinario sopruso

Ilva, avvio mobilità per circa 50 vigilanti
 
Procedura di mobilità per un numero di vigilanti che dovrebbe essere compreso tra 50 e 56 unità. I sindacati dello stabilimento hanno comunicato l'annuncio della società che denuncia le difficoltà nel portare avanti la trattativa sulla riorganizzazione del servizio di vigilanza a causa dell'opposizione manifestata da una delle sigle sindacali presenti in fabbrica, l'Usb, l'Unione sindacale di base.
Separare gli addetti alla sicurezza e alla custodia del patrimonio aziendale da quelli che guidano i bus interni, con i quali i lavoratori vengono prelevati dalle portinerie e dagli impianti a ogni cambio turno. Questa la riorganizzazione prefigurata dall'Ilva di Taranto per i 180 vigilanti in forza allo stabilimento siderurgico, tutti dipendenti e provvisti del titolo di guardia giurata. Oggi le due mansioni in molti casi si sovrappongono, mentre in futuro sarebbero una sessantina quelli da indirizzare solo alla conduzione dei mezzi aziendali. A loro, si affiancherebbero altri 40 autisti che l'azienda assumerebbe da una società di lavoro interinale impiegandoli da 24 a 32 ore settimanali.
Ma l'Usb - sindacato risultato terzo alle elezioni di novembre delle Rsu - si oppone a questa riorganizzazione condivisa invece da Fim, Fiom e Uilm. I sindacati sono a conoscenza, in quanto l'azienda glielo ha anticipato nei giorni scorsi, che oggi sarà avviata la procedura di mobilità per una parte dei vigilanti, e auspicano che i giorni previsti dalla procedura, prima che la mobilità diventi effettiva, possano essere utilizzati per individuare la soluzione migliore e trovare quindi un accordo.
I sindacati mettono in evidenza che, prima dell'avvento della gestione privata, con l'azienda pubblica il personale della vigilanza era appunto distinto in due funzioni così come vuole fare adesso l'Ilva dei commissari; che una ristrutturazione del servizio porterebbe anche a nuove assunzioni di autisti anche se col lavoro interinale
- in tal senso sarebbe stata contattata Manpower - e che attualmente esiste la necessità di rafforzare il servizio di trasporto interno, quello che preleva i lavoratori a ogni cambio turno dagli impianti e dalle portinerie, considerati i disagi che ci sono stati nelle scorse settimane. (RepBa)

 

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