venerdì 1 maggio 2009

Mafia e politica: Attentato al Coloro Rosso

Pubblichiamo parte del comunicato stampa diffuso questa mattina da Franco Gentile di Rifondazione Comunista che descrive e condanna il gravissimo gesto di intimidazione ai danni del Cloro Rosso e dei ragazzi che lo gestiscono.
Teniamo gli occhi aperti! Le forze autoritarie contrarie al ruolo attivo della cittadinanza sono sempre più forti ed organizzate e non disdegnano accordi con mafie e criminalità locale per consolidare il loro potere.
Il comunicato è accompagnato dall'introduzione di Officina narrativa

Non è nostra abitudine pubblicare comunicati stampa, ma data la gravità della situazione e la scarsità, ancora, di notizie, riteniamo opportuno farlo. Prima di tutto per esprimere tutta la solidarietà al ragazzo ferito, poi a tutti i compagni che in questo ultimo anno sono riusciti a mettere in piedi una perla di partecipazione in un territorio come quello di Taranto, squassato da crisi economiche che si susseguono e usato a mo’ di bambola gonfiabile dalle gerarchie militari, dai potentati industriali, dalle famiglie mafiose e dalla massoneria. Qual è il limite che li separa? Dove finisce un’organizzazione e inizia un’altra? Non è chiaro, per diversi motivi, ma i ragazzi del Cloro Rosso erano probabilmente riusciti ad infilarsi in quell’interstizio rimasto libero dalle brame padronali e hanno iniziato a spingere, sempre più, col rischio reale di creare qualcosa di nuovo, che potesse rompere con il passato e che portasse verso un futuro migliore. Per tutti. Questo, forse, avrà dato fastidio e l’incombenza della campagna elettorale ha reso necessario l’intervento armato, non tanto per punire, ma per spaventare e per far sottoporre a sequestro il centro sociale. Chi sono i mandanti? Forse basta vedere le facce appese al muro che promettono un futuro migliore, forse basta aprire i giornali e leggere le loro dichiarazioni su qualsiasi argomento. Forse basta guardarsi allo specchio… (officinanarrativa)

Nella nottata appena trascorsa energumeni incappucciati hanno sparato all’interno del centro sociale ben sette colpi di pistola, tre dei colpi sono andati a segno ferendo un giovane compagno agli arti inferiori, per una pura casualità è stata sfiorata la strage.
La malavita del posto ha ottenuto il suo scopo, far chiudere il centro sociale (sottoposto a sequestro giudiziario) che nella sua attività di recupero sociale e culturale del quartiere è diventato chiaramente un ostacolo alle attività illecite.
Ora bisogna dire basta. Da mesi è in atto un pressing a tenaglia contro le attività del centro sociale da parte di forze politiche di destra ma anche di settori moderati e “benpensanti”, frange di istituzioni e della stragrande maggioranza della stampa “borghese” che oggi spero abbiano la decenza di provare un minimo di vergogna per l’opera di diffamazione costante nei confronti delle attività del centro.
Ora siamo alla quadratura del cerchio: la diffamazione continua e costante si è saldata con la malavita ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Diciamo la verità il centro sociale dà fastidio perché è in grado di mobilitare migliaia di giovani a salvaguardia della salubrità dell’ambiente, nelle lotte a difesa del lavoro o contro il carovita, nella narrazione e costruzione di un pensiero libero ed alternativo per questo va soppresso con le buone (facendolo chiudere aggrappandosi a cavilli giuridici) o con le cattive (attraverso attentati in stile mafioso).
Rifondazione Comunista auspica una rapida ripresa delle attività del centro sociale ed invita tutte le forze politiche/sociali democratiche e popolari e le istituzioni ad una mobilitazione generale a difesa della democrazia, della legalità e del Cloro Rosso che in questi mesi si è dimostrato autentico baluardo di questi valori.
FRANCO GENTILE segretario prov. Prc

1 commento:

Anna. (Girona) ha detto...

Non vi fatte abattere!!! Continuate a lottare, non potranno mai contra la vostra illusione e forza!!!

Anna (Girona)(Catalogna-Europa)