Un giornalista e un magistrato, travolti da un insolito destino nell'azzurro Paese. Carlo Vulpio e Luigi de Magistris, il primo racconta, informa e denuncia i veleni d'Italia, il secondo deve farne giustizia e punire i colpevoli in nome del popolo italiano. Ci deve essere qualcosa che non quadra se all’uno levano l'incarico d'informarci quotidianamente e all’altro tolgono i fascicoli processuali. Li troviamo alla Fiera del Libro, di fronte a una platea più affamata di notizie, che di pettegolezzi. Vulpio presenta l'ultimo dei suoi libri, perché giusto questi gli rimangono per denunciare. L'agghiacciante sottotitolo per la città di Taranto: viaggio nel territorio più inquinato d'Europa. De Magistris conferma che il Paese è malato e non solo per la diossina tarantina, ma per un sistema pressoché privo d'informazione che impedisce a quel popolo italiano in nome del quale si legifera e si dovrebbe fare giustizia di sapere. Il sistema pensa, analizza e se del caso replica al posto suo. Sono insieme in viaggio per l’Europa da dove sperano di poter lavorare. Cervelli in fuga? No. Anzi, confidiamo possano contribuire a far tornare quelli già scappati.
Nadia Redoglia (Articolo21)
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