Il primo resoconto dal seminario: I rifiuti trasformiamoli in ricchezza
Ieri sera la lobby politico amministrativa ha scoperto l’esistenza di un verbo diverso da quello ufficiale.
Dal blog: Io Ballo da sola
Nello stesso teatro Monticello che sabato al dibattito su “Ambiente e qualità della vita” era semideserto, c’erano oltre 200 persone che, tra i soliti ritardi, hanno seguito per oltre 2 ore i relatori ed il dibattito sviluppatosi.
Chi credeva di fare campagna elettorale dava segni d’insofferenza ed ha constatato che, non è possibile farla davanti ad un uditorio informato e motivato.
Dopo le introduzioni ha parlato il vicepresidente dell’ATO TA3 che ha illustrato la situazione impiantistica e le modalità di svolgimento e proseguo della raccolta differenziata, che diverrà spinta dopo la fase della sperimentazione in atto. Ha anche fatto conoscere una inversione di rotta dell’ATO sulla chiusura del ciclo dei rifiuti che, ha assicurato, avverrà senza ricorso a inceneritori e discariche.
L’assessore provinciale all’ambiente ha cercato un ritorno d’immagine ma ha dovuto desistere, non era serata per lui e, dopo il suo intervento, pareva volesse sgattaiolare; è stato trattenuto per seguire quasi fino al termine l’elenco delle inadempienze provinciali, sulle tematiche ambientali.
La dott.ssa Poli ha illustrato la lavorazione nel suo impianto di riciclaggio che finalmente comincia ad avere molti sostenitori; se all’estero ne fanno richiesta ed ora anche regioni e province, che avevano programmato inceneritori come chiusura del ciclo dei rifiuti, li hanno disdettati per sostituirli con l’impianto in questione, qualche ragione ci sarà. E’ economico, costa meno di un quarto di un inceneritore, occupa manodopera per 10 volte quella impiegata in discariche e 20 volte in inceneritori, consente un risparmio per i cittadini sulle tariffe ed un utile di gestione. Ha dimostrato soprattutto, che la riuscita del progetto dipende in misura totale dalla volontà dei politici.
Il dr Laghi ha parlato delle implicazioni sull’organismo delle polveri sottili, il PM10 che le conoscenze attuali fanno ritenere quello meno pericoloso, confrontato con le polveri sottili fino al PM 0,1, sviluppate dalla combustione degli inceneritori di ultima generazione, che sono un disastro per gli effetti su tutti gli organi delle persone. Anche il nesso vicinanza tra impianti ed effetti sulle popolazioni è stato ampiamente dimostrato con dati sciorinati e comprensibilissimi.
Subito dopo ha preso la parola il neurologo dott.ssa Moschetti, molto coinvolgente nella sua esposizione quando ha dimostrato la trasmissione automatica delle malattie da madre a figli prima della nascita, ha inseguito, e quasi costretto al suo posto, l’assessore provinciale all’ambiente per fargli sentire come incide l’inquinamento sull’intelligenza dei ragazzi, che in prossimità delle fonti d’inquinamento perdono capacità cognitive e di controllo che in altre zone salubri non si riscontrano. In altre parole il quoziente d’intelligenza diminuisce con l’esposizione alle fonti d’inquinamento.
Un elogio al Coordinamento delle associazioni di Grottaglie e San Marzano che ha consentito che finalmente anche a Taranto ed in Provincia si cominci a parlare dei problemi che riguardano tutta la popolazione, senza erigere steccati, cominciando da subito a porre le basi per un diverso modo di trattare salute ed ambiente, soprattutto, per costringere la classe politica, più volte riconosciuta la peggiore esistente, a fare i conti con la realtà e lo sfascio che essi hanno contribuito a creare e di cui sono responsabili.
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