mercoledì 18 febbraio 2009

Una firma per Taranto

E se non firmi: pecora ti fai…lupo ti mangia…!

Nella speranza che come la Fibronit di Bari, anche l'area dell'Ilva diventi prima o poi un parco in cui passeggiare, andare a cavallo, far pascolare le nostre pecore, andare a giocare con i nostri bambini, inoltriamo questa richiesta di aiuto.
Una petizione arriva dalla Famiglia Fornaro che ha visto insieme ad altre tante famiglie del tarantino, abbattere 1200 capi di bestiame circa, perchè contaminati da diossina.

E mentre il Ministero dell'Ambiente minaccia di ricorrere alla Corte Costituzionale pur di affossare la recente legge regionale antidiossine, Noi SIAMO PRONTI COME ABBIAMO DIMOSTRATO FINORA A DIFENDERLA e così anche la famiglia Fornaro.

Qui sotto la motivazione della PETIZIONE:

Abbiamo scritto questa petizione per poter esprimere il nostro rammarico e chiedere giustizia per i soprusi subiti in nome del profitto. Non possiamo rendere vano il sacrificio di persone e
animali!...

Vai alla PETIZIONE: UNA FIRMA PER TARANTO

Questa la lettera scritta dai Fornaro:

E’ proprio vero, non c’è limite all’indecenza! Siamo esterrefatti dagli avvenimenti di questi ultimi giorni. Già è difficile per noi sopravvivere, considerando che dall’indimenticato ed indimenticabile 10/12/2008 siamo praticamente disoccupati ancora in attesa del sospirato risarcimento, in più siamo costretti ad assistere a sceneggiate oltremodo irrispettose nei confronti dell’intelligenza umana.
Da mesi, su più fronti, si cerca di rosicchiare delle soluzioni che possano rendere vivibile la nostra città.
Chi più, chi meno, abbiamo subito le conseguenze di una politica cieca e sorda che per
anni ha finto di agire per il bene collettivo.
Nel momento in cui ci sembrava di intravedere uno spiraglio aperto sul futuro, nel momento in cui speravamo che alcuni tra i responsabili fossero finalmente pronti a fare ammenda, cercando di rimediare ai tragici errori del passato perpetrati per decenni fino al nostro presente, udiamo parole pesanti come i metalli che inquinano la nostra aria, il nostro mare, la nostra terra e quindi il nostro sangue.
Sulla nostra pelle, però, abbiamo imparato che stando zitti non si ottiene nulla, anzi si fornisce quel tacito assenso che finisce col giustificare ogni azione intrapresa da chi dovrebbe decidere per noi, cioè in difesa dei nostri interessi. Per questo noi zitti non staremo più! Cogliamo, dunque, l’occasione per associarci a quanto affermato e sottoscritto da associazioni quali Peacelink, AIL, Comitato per Taranto, in merito alle scandalose affermazioni ed intenzioni del nostro Ministro per l’Ambiente (?) e, ancora una volta, nel nostro piccolo vogliamo invitare i cittadini a non dimenticare che la battaglia intrapresa il 29/11/2008 con la manifestazione Alta Marea va alimentata quotidianamente, le istituzioni locali e la magistratura a continuare nel loro lavoro rispettivamente nell’interesse della città e della giustizia, affinché chi di dovere si renda conto che a Taranto, la città più inquinata d’Europa destinata, evidentemente, ad essere rasa al suolo, in realtà ci sono persone viventi e pensanti desiderose di continuare a vivere e a pensare.
Cogliamo l’occasione per pregare Taranto di non lasciarsi morire d’inerzia ancora una volta, anche perché “pecora ti fai…lupo ti mangia…” appunto!
Fam. Fornaro

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