giovedì 12 febbraio 2009

Gli scheletri nell'armadio del PD

La Prestigiacomo attacca la Regione Puglia e difende l'Ilva. Ma non è sola! Dopo la "discesa" di Bersani, il leader PD finanziato dal Gruppo Riva, ecco un altro "scagnozzo" che appoggia il governo di centrodestra nella campagna di screditamento della Regione Puglia. Si tratta di Stefano Esposito, un torinese (anche se il nome lo collocherebbe più propriamente sotto le pendici del Vesuvio...) deputato del PD con un diploma magistrale. Da quanto apprendiamo sul suo conto in rete, appartiene all'ala affarista e industrialista del PD, che non risparmia attacchi ad una giunta regionale della quale il PD è parte sostanziale pur di guadagnare punti per sè e la sua "corrente" nei confronti delle lobby industriali. Sospendiamo il giudizio sulla serietà di un partito che contraddice e sbugiarda sè stesso e fa il gioco delle destre e vediamo chi è Stefano Esposito e cosa ha detto:

Nato a Moncalieri (TO) il 18/06/1969 , Grado di istruzione: Superiore (Magistrale) , Professione: Impiegato, Incarichi attuali: Deputato (Gruppo: PD); Consigliere Provincia Torino (Lista di elezione: PD); presidente C.d.A. SETA S.p.A.
(La Società SETA S.p.A. è stata costituita il 29 novembre 2002 per volontà dei Consorzi CATN e AISA facenti parte del Bacino 16, compresi nell'area di pianificazione Torino Sud-Est e dall'AMIAT S.p.A. SETA S.p.A. Rappresenta tra le aziende pubbliche del settore, una realtà aziendale consolidata, sia per fatturato che è stabilmente sui 36-38 milioni di €/anno, sia perchè il capitale investito netto ammonta a circa 37.000.000 di cui il 73%, ovvero 27.000.000 costituiti da immobilizzazioni...)

Esposito si è occupato anche di TAV:
Ciò che sta dietro il TAV assomiglia più agli affari di "Cosa nostra" che alla necessità di sviluppo di questo paese. In questa importante inchiesta di Gianni Barbacetto, pubblicata su Diario, si legge:
"A incassare, tanto per cominciare, sarà la Rocksoil della famiglia Lunardi, incaricata dei «sondaggi» (le prime trivellazioni) in Francia: così sarà ipocritamente aggirato il conflitto d’interessi del signor ministro delle Infrastrutture. In Italia incasserà la Cmc di Ravenna, già pronta a iniziare i «sondaggi» sul territorio nazionale. Con la Cmc, cooperativa rossa, la Grande Opera diventa bipartisan. Benedetta anche dai vertici dei Ds, da Piero Fassino in giù, fino all’uomo degli affari della Quercia a Torino, il molto attivo capogruppo alla Provincia Stefano Esposito. E benedetta malgrado la fiera opposizione dei diessini della Valsusa, sindaci compresi e con in testa Antonio Ferrentino, presidente della Comunità montana Bassa Valle di Susa. Ma, del resto, responsabile nazionale delle Infrastrutture per i Ds è quel Cesare De Piccoli che fu indagato e processato (e poi salvato dalla prescrizione) per aver incassato mazzette dalla Fiat, ai bei tempi di Tangentopoli, sui conti Accademia, Carassi, Linus..." (IMC Italia)

Si occupa di rifiuti, e nel periodo in cui c'era da individuare e localizzare il sito del termovalorizzatore zona nord è stato amministratore delegato di TRM (Trattamento Rifiuti Metropolitani). Attualmente è presidente di Seta S.p.a., società di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani e assimilati, ed è impegnato nella localizzazione del secondo impianto della Provincia di Torino (wiki).

E cosa c'entra Esposito con Taranto? Lui lo sa, e noi lo sospettiamo... Ma ecco il suo contributo alla causa:

Fate presenti le vostre "legittime osservazioni" scrivendole a commento sul suo blog (http://www.stefanoesposito.net) o inviandole alla sua email (esposito_s@camera.it ) tramite Facebook (il nostro non esce sul motore di ricerca interno di Facebook, se volete trovarlo dovete cercare questo gruppo: SENATORE GHIGO NON DICA LE BUGIE!!, nella bacheca il quarto messaggio è stato scritto da lui!).

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