Non si faceva fatica a capirlo che, nella grande "miseria" di questo vuoto balletto politico sul cadavere marcio della città più inquinata d'Europa, il suo sindaco diventi d'improvviso piccolo piccolo e si nasconda nella vecchia retorica politichese per dire tutto e niente. Più niente che tutto. Anzi, niente proprio!
Che cos'è questa "nobile mediazione" con cui Stefàno pare disporsi ad un facile quanto debole calo di braghe di fronte ai poteri forti che stritolano i suoi cittadini?
Sarà forse l'ennesimo accordo di programma o atto d'intesa o stretta di mano con fontanella al cimitero?
Qui il cimitero - come racconta l'Eurispes - ci sta chiamando tutti, caro sindaco! Cerchiamo di proferire parole sensate e di fare azioni concrete senza cincischiare perchè il suo ruolo è quello di tutore della salute e dell'incolumità dei cittadini.
Quando si promette salute e si marcia per cambiare questa città al fianco di 20000 persone si assumono delle responsabilità personali importanti che bisogna assolutamente mantenere!
Se abbiamo ancora un sindaco, per favore dottor Stefàno, batta un colpo!
Le chiacchiere vanno bene sulle tavole domenicali di carnevale, magari coperte di zucchero a velo!
C'è da mettersi le mani nei capelli (per chi li ha): la PDL si è messa a raccogliere firme parlamentari per l'emergenza ambientale a Taranto (scommetto che mancano "solo" le firme della Prestigiacomo e di Berlusconi... peccato che comandino loro!). AN che cita Bersani come esempio politico. Mineo attacca Franzoso. Pelillo attacca il ministero. Guadagnolo (esiste ancora? a Taranto non si butta via niente!) attacca tutti. Riva si attacca alla Cai e noi... ci attacchiamo al tram!
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