COMUNICATO STAMPA
Una condizione che ha reso possibile la tragedia di cui ci stiamo rendendo conto con sempre maggiore precisione, Taranto città più inquinata d'Italia, è stata la sistematica disinformazione dei cittadini. Nei giorni scorsi si sono riuniti i componenti delle organizzazioni SPI/CGIL-TAMBURI, COMITATO PER TARANTO, COMITATO DI QUARTIERE CITTA’ VECCHIA, LIBERA, SINISTRA CRITICA e IL PRESIDIO PERMANENTE NO DISCARICHE. Dalla discussione è emersa la necessità di costruire una rete di cittadini che si auto-organizzino e determinino le scelte per ridurre drasticamente l’inquinamento prodotto dalle industrie che operano sul nostro territorio e per affrontare anche gli altri, importanti, tipi di inquinamento.
I partecipanti hanno convenuto di mettere in campo una serie di iniziative per discutere con la cittadinanza dei quartieri.
La prima si terrà GIOVEDI’ 26 febbraio 2009 dalle ore 17,00 presso il plesso scolastico “Vico”, via Archimede - quartiere Tamburi. Verrà proiettato il documentario “Malpelo”, girato in parte nel quartiere, ed altri spezzoni di documentari sull’insediamento dell’Italsider/ILVA. A seguire, dibattito per iniziare la costituzione di un organismo fatto di cittadini che si occupi dell'ambiente e renda note alla città tutte le fonti di insicurezza sui luoghi di lavoro.
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Dalla discussione è emersa la necessità di costruire una rete di cittadini che si auto-organizzino e determinino le scelte per ridurre drasticamente l’inquinamento prodotto dalle industrie che operano sul nostro territorio e per affrontare anche gli altri, importanti, tipi di inquinamento.
I partecipanti hanno convenuto di mettere in campo una serie di iniziative per discutere con la cittadinanza dei quartieri.
Penso che il sistema economico esistente, ormai in agonia e che fa pagare sui lavoratori le sue contraddizioni, crei inquinamento ambientale, ma anche di tipo sociale, culturale.
Credo che la strada del confrontarsi e mettere in rete le diverse esperienze, competenze, su un obiettivo programmatico e su prassi concrete territoriali di tipo sociale, culturale ed economico sia una possibilità che ora sia possibile realizzare ancora più agevolmente.
Stiamo usando come piattaforma http://associa.ning.com di Taranto Network , penso che molti che stanno partecipando a questo processo di realizzazione di una rete, siano interessati a quello che è stato proposto appunto.
Questa è una bozza di manifesto programmatico, sarebbe interessante estendere appunto alla costuenda rete il dibattito
http://retextaranto.wikispaces.com/Manifesto
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