Vendola: lo smemorato di Terlizzi
Gigi Zazzera (Terranostra)
So che sto per dare grosse delusioni ai supporters di Vendola e, di riflesso, fiato alle trombe degli elettori di destra, ma qui è in gioco il futuro della mia città e, sinceramente, non me ne frega niente delle battaglie per la conquista delle regionali pugliesi. Spero anche che (per un pò) non mi si accuserà di puntare il dito solo contro Ponzio Pilato Romani, visto che sto per parlarvi di Vendola, lo smemorato di Terlizzi. Tutti ci siamo sentiti rassicurati dalla presenza di Vendola al corteo No-Petrolio e dalle parole da lui pronunciate il giorno prima: “Qualunque ritorno a una idea antica di crescita economica fondata sullo stupro ambientale da noi sarà rigettata con fermezza e determinazione… Il nostro petrolio sono i giovani, sono i ricercatori, sono i talenti.” Belle parole, perché i FATTI o le OMISSIONI sono di tutt’altro segno da parte di TUTTI, destra e sinistra, Romani e Leoci, Prestigiacomo e Vendola. Vendola, dicevo… Mi è costata fatica (e tempo) spulciarmi qualche annata del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, anche perchè la lettura (in puro burocratese) di leggi e decreti non è particolarmente piacevole: ho altri gusti letterari e lo slalom fra note ed allegati, relazioni e proposte, alla mia età mi sfianca. Ma ne è valsa la pena. Il giorno che Vendola deve aver cancellato dalla sua memoria (ma noi stiamo qui a rinfrescargliela) è quello del 12 febbraio 2008, quando la GIUNTA Regionale Pugliese si riunisce e delibera (nella stessa seduta) ben 6 provvedimenti a favore dello “stupro ambientale” per usare le parole del Nichi. Le delibere (ripeto, tutte del 12 febbraio 2008) sono le seguenti:
* n.131 Istanza permesso di ricerca idrocarburi “Fiume Bradano”
* n.132 Piano Regionale Attività Estrattiva – Proroga termini prosecuzione attività estrattiva.
* n.133 Concessione di coltivazione idrocarburi “Torrente Celone” Istanza variazione integrativa programma lavori.
* n.134 Istanza permesso di ricerca idrocarburi “Monte Carbone”
* n.135 Istanza permesso di ricerca idrocarburi “Manduria”
* n.136 Istanza permesso di ricerca idrocarburi “Massafra”
In TUTTI i sei casi la “Giunta delibera di esprimere il proprio ASSENSO” su relazione dell’Assessore all’Ecologia, Prof. Michele LOSAPPIO. Non ho qui lo spazio per dettagliare ogni singola delibera, anche perché non voglio toglierVi il piacere (!!!) di leggervele da soli, ma un piccolo riassunto posso tentarlo. Quattro delibere (131, 134, 135, 136) si riferiscono ad Istanze di permesso di ricerca idrocarburi: in pratica sono casi gemelli di quello della famosa lettera “smarrita”. In questo caso la Regione non ha smarrito nulla e ha dato il proprio assenso ai campi petroliferi (in terraferma) denominati “Manduria”, “Massafra”, “Fiume Bradano” e “Monte Carbone”. Quest’ultimo (delibera n.134) si riferisce ad una zona a cavallo tra le province di Bari, Taranto e Matera ed interessa i comuni pugliesi di Altamura, Santeramo, Laterza e Ginosa; prevede entro tre anni lo scavo di un pozzo esplorativo della profondità di 4.000 metri, Sotto il coperchio “Manduria” (delibera 135), che interessa una zona di 959,40 Kmq, ci sono 30 comuni, quasi tutti ricompresi nel versante orientale della Provincia di Taranto, capoluogo compreso (Manduria, Maruggio, Avetrana, Crispiano, Statte, San Giorgio, Monteiasi, San Marzano, Sava, Grottaglie, Carosino, Monteparano, Torricella, Lizzano, Faggiano, Rocca Forzata, Fragagnano, Montemesola. Tra i Comuni di Brindisi e Lecce vi sono San Pancrazio Salentino, Francavilla Fontana, Oria, Villa Castelli, Erchie, Torre S. Susanna, Porto Cesareo, Salice Salentino e Nardò). Sotto il titolo “Massafra” (956,20 Kmq da esplorare) per un investimento di oltre 6 milioni di euro, i comuni interessati sono 14 distribuiti tra le province di Bari, Taranto e Matera ed includono Ginosa, Laterza, Altamura, Santeramo, Acquaviva, Gioia, Castellaneta, Mottola, Palagianello e Palagiano. La delibera 133 si riferisce ad un’area che è a soli 6 chilometri a sud di Foggia. Per finire volevo pregare il vice presidente del Consiglio regionale, Luciano Mineo (Democratici di Sinistra) e il consigliere regionale Paolo Costantino (Democratici di Sinistra), che sono entrambi tarantini di dare una mano a Vendola perché gli torni la memoria. All’epoca dei fatti tennero anche una conferenza stampa, nella quale garruli e queruli dichiararono testualmente: «L´annuncio di questi investimenti corposi è un dato positivo in sé, la Puglia potrebbe addirittura configurarsi a nuovo Texas d´Europa anche se questi sono solo dati futuribili, peraltro relativi a fonti fossili di incerta entità ed esistenza. L´eventuale scoperta di giacimenti fossili può aprire nuovi scenari».
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