A proposito della dichiarata adesione dei Verdi di Taranto (vedi articolo sotto), il Comitato per Taranto ed i suoi membri che fanno parte del coordinamento di cittadini ed associazioni Altamarea vuole precisare che tale (ri)costituendo partito, in quanto tale, non può far parte di un gruppo vastissimo ed apartitico come Altamarea. Al limite può condividerne la piattaforma della manifestazione e tradurne le istanze nel suo agire politico.
Ma qui, il ruolo del Comitato, di informazione e memoria storica-ambientale della città, smentisce anche questa affermazione in quanto il rappresentante dei Verdi di Taranto, tale Roberto de Giorgi, "Garante dei Verdi" per la Provincia di Taranto, sostiene la riapertura del vecchio inceneritore dell'AMIU, che esalerà diossina e polveri sottili su tutto il territorio tarantino.
Non solo il no agli inceneritori è parte integrante della piattaforma condivisa di Altamarea, ma il De Giorgi, pagato dall'AMIU con una consulenza (pertanto in evidente conflitto di interessi) ha più volte accusato gli ambientalisti, che in Altamarea offrono volontariamente il loro lavoro per la città, di essere "oligofrenici", cioè idioti!
Pertanto, approfittiamo per ribadire, ai Verdi e - cosa per noi più rilevante - ai cittadini, che Altamarea non è disposta a diventare una medaglietta che i politici si applicano sulla giacchetta all'occorrenza senza che non ci siano garanzie reali e provate di condivisione totale di tutte le azioni intraprese per una città più sana e soprattutto onesta!
Tra l'altro, i Verdi tarantini si sono permessi di segnalare la presenza di Altamarea al proprio congresso senza chiedere al coordinamento alcuna autorizzazione. Pertanto il manifesto da loro distribuito, e qui riportato, è falso e mendace. Nessun membro di Altamarea ha presenziato all'assemblea in quanto delegato.
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