Rinviato il processo a Fitto
Il 3 marzo 2009, il gup Marco Guida mandò a giudizio Fitto (per turbativa d'asta e interesse privato del curatore negli atti del fallimento dei supermercati Cedis) fissando il processo dinanzi al giudice monocratico, anzichè davanti al collegio, competente per il reato di falso contestato ad alcuni degli altri cinque imputati. La svista del giudice provocò aspre polemiche da parte del Pdl.
Il secondo rinvio a giudizio di Fitto è stato disposto nel dicembre 2009, ma il gup Calia Di Pinto ha fortemente ridimensionato i reati che l'accusa contestava a Fitto e ad altri imputati. L'ex presidente della Regione Puglia è accusato di due episodi di corruzione, uno dei quali riguarda una presunta mazzetta e un illecito finanziamento ai partiti da 500.000 euro versata da Angelucci, un peculato da 190.000 euro per denaro che costituiva il fondo di rappresentanza del presidente della Regione Puglia durante la campagna elettorale del 2005, e per due episodi di abuso d'ufficio. Fitto fu invece prosciolto da reati gravi come la concussione e l'associazione per delinquere e per tre episodi di falso. All'udienza di oggi si sono costituiti parte civile la Regione Puglia e le Asl di Lecce e Taranto. (GdM)
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