Non doveva passare un giorno che si scoprì il mandante del "soldato" Coviello che ieri sulle pagine di TarantOggi appoggiava i Riformisti (unico, forse, se si escludono le associazioni che si prendono cura dei politici in via d'estinzione), auspicando al più presto la riapertura dell'inceneritore AMIU (leggi il post cliccando qui).
Si tratta nientepocodimeno che del suo direttore, Marcello Di Noi, che dimostra di non aver mai letto un solo articolo del suo stesso giornale, che da mesi condanna il traffico dei rifiuti, le discariche e... con grande sorpresa... anche gli inceneritori! E si evince dall'editoriale di oggi in cui ripete, "a canzone", l'attacco a Nistri per il "dannoso" ritardo nella riattivazione dell'ennesima fabbrica di diossina e morte!!! (Il pezzo è evidenziato in grigio).
Non c'è dubbio che Nistri e la giunta Stefàno siono assolutamente colpevoli, ma non di ritardare l'apertura dell'inceneritore, piuttosto di aver speso soldi dei cittadini per riaprire quell'impianto vecchio e velenoso, dopo che avevano promesso che la cosa non si sarebbe mai fatta: altro che naso di Pinocchio, lì c'è da sbugiardare tutto il Comune e l'AMIU con tutto il carrozzone di consulenze a pseudoambientalisti della domenica!
Di Noi ha un curriculum scientifico di tutto rispetto, in merito, essendosi occupato, come risulta dalla sua SCHEDA professionale, di calcio, volley, allenatori, ...
Perché, allora, attaccare Nistri facendo l'autogol di dare già per definitivo e quindi sdoganare l'inceneritore?
Siamo nel classico caso di "sponsorizzazione" politica pre-elettorale dettata da qualche simpatia partitica dell'illustre direttore?
Lasciamo aperto il dubbio, confidando in un ripensamento sulla via di Damasco. Intanto aspettiamo che l'agone della battaglia si scaldi sotto le elezioni: ne vedremo delle belle!
Una sola cosa ci sentiamo di rispondere a tono sul titolo del suo editoriale: "In quale città viviamo?" In una città che ancora (non importa se per i ritardi di una classe dirigente incapace) non ha il record di due impianti di incenerimento a pochi passi dai polmoni dei suoi cittadini... Sebbene molti pare che siano felici di fare un passo in più verso la devastazione!
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