lunedì 1 febbraio 2010

PM10: il no per la Puglia della Commissione Europea....

La Commissione europea ha respinto quasi tutte le richieste di proroga delle esenzioni temporanee dagli standard di qualità dell’aria dell’UE relativi al Pm10 per dodici zone o agglomerati supplementari in Campania, Puglia e Sicilia. La Commissione ha approvato una proroga per il Pm10 in una sola zona della regione Campania, respingendo tutte le altre

La Commissione europea ha adottato una decisione sulla seconda richiesta di proroga presentata dall’Italia per quanto riguarda l’obbligo di conformarsi alla legislazione UE in materia di qualità dell’aria. La decisione riguarda esenzioni temporanee dagli standard di qualità dell’aria dell’UE relativi al particolato pericoloso noto come Pm10 in dodici zone o agglomerati supplementari situati in Campania, Puglia e Sicilia. Nella sua decisione la Commissione ha approvato una proroga per il Pm10 in una sola zona della regione Campania; ha respinto invece tutte le altre richieste. Nel 2009 sono state adottate circa venti decisioni, tra le quali una riguardante una precedente richiesta dell’Italia relativa a diverse zone o agglomerati. Gran parte delle zone dell’UE in cui viene misurata la qualità dell’aria non rispettavano le condizioni previste per poter beneficiare di una proroga oppure erano già conformi ai valori limite.

La Commissione ha deciso che una sola zona per la quale l’Italia ha chiesto una proroga soddisfa le condizioni stabilite nella direttiva. Nelle altre zone la Commissione ritiene che le condizioni non siano soddisfatte. In molti casi ciò è dovuto agli scarsi dati forniti o al fatto che le misure delineate nei piani per la qualità dell’aria trasmessi alla Commissione non dimostrano che le norme saranno soddisfatte al termine della proroga. Inoltre, dalla valutazione della Commissione emerge che in alcuni casi non saranno necessarie deroghe visto che i valori limite sono già rispettati, come è avvenuto in quattro delle dodici zone oggetto di notifica.

Nella decisione del 28 settembre 2009 relativa alla prima notifica dell’Italia, la Commissione ha approvato una proroga per il Pm10 in 5 zone, sollevando obiezioni per le rimanenti 62 zone segnalate. Con la decisione del 1° febbraio 2010 sulla seconda richiesta di proroga dell’Italia, la Commissione si è espressa su tutte le zone nelle quali, nel 2007, venivano superati i valori limite del Pm10.

Quando la Commissione solleva obiezioni alle richieste di proroga presentate dagli Stati membri, questi possono presentare altre richieste se forniscono nuove informazioni che dimostrino il rispetto delle condizioni necessarie. Finora sono state adottate ventuno decisioni in materia di proroghe che riguardavano 18 Stati membri. La Commissione ha deciso che le condizioni per una deroga al rispetto dei valori limite del Pm10 erano soddisfatte in 49 zone in Austria, Cipro, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica ceca, Spagna e Ungheria. In tutti questi casi è stato dimostrato che i valori limite saranno rispettati al termine della proroga grazie a piani organici sulla qualità dell’aria.

Fonte Commissione europea


Notizia Ansa:

SMOG: UE; SI' PIU' TEMPO A CAMPANIA, NO A SICILIA E PUGLIA - La commissione Ue ha deciso di concedere alla Campania più tempo per mettersi in regola con la direttiva europea sulla qualità dell'aria, mentre ha rigettato la richiesta di più tempo per Puglia e Sicilia. L'Italia aveva chiesto a Bruxelles un'estensione del limite entro cui ridurre il livello di pm10 per alcune zone di Campania, Puglia e Sicilia. Per la Commissione solo la Campania ha diritto alla proroga, perché, secondo i dati forniti, è l'unica delle tre regioni che potrà raggiungere gli obiettivi di riduzione delle polveri sottili entro la scadenza della proroga. Per Puglia e Sicilia, si legge nel comunicato, "le condizioni richieste non sono state rispettate".

"L'inquinamento dell'aria ha un impatto molto serio sulla salute delle persone", ha detto il commissario all'Ambiente, Stavros Dimas. Per Dimas, la Commissione riconosce le difficoltà degli Stati membri di adeguarsi ai livelli di pm10 stabiliti dalla Ue, e per questo concede delle proroghe in alcuni casi. "Ma Bruxelles si aspetta che gli Stati dimostrino che stanno facendo il possibile per raggiungere gli standard richiesti il più rapidamente possibile", ha spiegato Dimas. Condizione che Puglia e Sicilia non sono state in grado di dimostrare, secondo l'esecutivo Ue. (ANSA).

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