martedì 9 febbraio 2010

Più controlli sui rifiuti selvaggi?

In Puglia 663 discariche abusive

Cavità naturali e cave dismesse come enormi discariche. Solo nel 2009 ne sono state scoperte e sequestrate in tutto il territorio regionale 663 con oltre un milione e 400metri cubi di rifiuti scoperti. In testa, per quantità, la provincia di Brindisi. Poi c’è la piaga del traffico dei scarti spesso pericolosi per la salute verso paesi meno «severi» nei controlli. Le forze dell’ordine (Guardia di finanza, Carabinieri, Corpo forestale dello Stato e, a breve, anche la Guardia costiera) cercano di mettere un argine allo scempio del territorio, intensificando l’attività di monitoraggio del territorio con mezzi tecnologici sempre più sofisticati. L’attività di contrasto alla criminalità dei rifiuti è al centro del rinnovo dell’intesa che è stata siglata ieri dai rappresentanti dei corpi militari e il presidente della Regione, Nichi Vendola. Insieme ai soggetti operativi, anche l’indispensabile apporto scientifico offerto da Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) e Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’Ambiente) di Puglia.
L’intesa prevede che la Regione investa circa 1 milione di euro (400mila euro alla Guardia di finanza, 200mila ai Carabinieri del Nucleo per la tutela dell’ambiente, 200mila al Corpo forestale, 160mila all’Arpa, 40mila al Cnr) per rafforzare e potenziare proprio la dotazione tecnologica delle forze in campo. «Abbiamo quintuplicato gli interventi di confisca di discariche abusive che avvelenano il nostro territorio nelle quali – ha commentato Vendola – si operano smaltimenti illeciti e abbiamo multato in maniera significativa tutti questi criminali ecologici. Soprattutto abbiamo lavorato per bloccare quel traffico transfrontaliero che rischiava di trasformare la Puglia nella grande discarica dei Balcani per i rifiuti speciali».
Nel dettaglio, la quintuplicazione dei sequestri di cui parla Vendola si è così distribuita: 179 discariche abusive scoperte e sequestrate nella provincia di Lecce, 151 a Brindisi, 139 a Bari, 106 a Taranto, 60 a Foggia e 28 nella provincia Bat. «Abbattere la criminalità – ha detto a questo proposito Vendola – non è come replicare il film di guardie e ladri, si tratta di capire che lo spostamento sempre più in avanti delle frontiere criminali, di soggetti criminali sempre più sofisticati, sempre più capaci tecnologicamente di occultarsi e sempre più ricchi con dotazioni economiche finanziarie importanti, vanno combattuti con un moderno sistema tecnologicamente avanzato».
Alla cerimonia della firma hanno partecipato l’assessore regionale all’Ecologia, Onofrio Introna (ha rimarcato come «il modello Puglia in materia di controlli ambientali sia molto studiato dalle altre reguoni italiane»), il comandante regionale Puglia della Guardia di Finanza, Luciano Inguaggiato, il comandante interregionale della Tutela Ambientale dei Carabinieri, Giovanni Caturano, il comandante regionale del Corpo forestale, Claudio Muscaritoli, il direttore generale dell’Arpa, Giorgio Assennato, il direttore del Cnr, Maurizio Pettine. Commenta positivamente il rinnovo dell’accordo il consigliere di Alleanza Puglia, Antonio Buccoliero. «Per una corretta ed efficace azione preventiva è importante che il lavoro delle Forze dell’ordine sia sostenuto e rafforzato dall’azione altrettanto concreta delle istituzioni. Un plauso alle Forze dell’Ordine, che sono sempre in prima linea nel garantire sicurezza e legalità anche in materia di salvaguardia dell’ambiente, contro l’abbandono di rifiuti pericolosi e il proliferare delle discariche abusive. Grazie anche al lavoro sinergico con l’Arpa e il Cnr, molto è stato fatto». (GdM)

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