Anche in questo caso parliamo di un'azienda con impianti obsoleti, che sta a buon titolo accanto agli altri colossi tarantini dell'inquinamento, dal punto di vista di polveri e sostanze tossiche (diossine, pcb, ipa, metalli pesanti) che derivano dalla combustione ad elevate temperature di ingentissime quantità di materiale per produrre il cemento.
La Cementir, non rientra nella categoria siderurgica e gode di particolari "agevolazioni" che le consentono di utilizzare combustibili di pessima qualità ed altissimo impatto sull'ambiente e la salute come il micidiale pet-coke e il combustibile da rifiuti (CDR).
La Cementir di Taranto è sottoposta alla procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale da parte della Regione Puglia, la quale dovrà formulare tutte le necessarie valutazioni di merito sulla compatibilità ambientale e le prescrizioni da applicare per proseguire l'attività. Come ENI ed ILVA rientra nell'Accordo di Programma ministeriale nazionale.
Nella ricerca di informazioni relative a questa ditta, ci siamo imbattuti su una richiesta di un ingente finanziamento da destinare proprio - guardacaso - al rinnovamento degli impianti e alla riduzione delle emissioni...
Si tratta di 90 milioni di euro, a copertura parziale dell'intervento rivolto all'incremento di efficienza (o incremento di produzione?) e contenimento delle emissioni, richiesto il 2 febbraio 2010 alla European Investment Bank, e tutt'ora in corso di valutazione da parte della stessa.
Ecco la pagina relativa alla pratica in corso, visualizzabile anche sul sito della EIB
Cementir Taranto
Date of entry: 02/02/2010Beneficiary: Cementir Holding S.p.A.
Location: Italy
Description: Modernisation of an existing cement production plant located in Taranto (Southern Italy) with energy-efficient machinery and technology allowing for lower emissions, lower energy consumption and use of recycled materials in the cement production process.
Objectives: The project will result in significant energy efficiency improvements in terms of (i) electricity and fuel consumption and (ii) substituting conventional fossil fuels and making better use of raw materials, with the possible treatment of fly ashes.
Comments:
Sector(s): Industry
Proposed EIB finance: Up to EUR 90 million.
Total cost: To be determined.
Environmental aspects: The cement plant component of the project falls under Annex II of the EIA Directive 85/337/EEC, amended by Directives 97/11/EC and 2003/35/EC and an EIA is required. This is under preparation by an external specialised consultant. No specific problems are expected as the project is taking place in an existing plant, replacing old production equipment with BAT technology. The project will have several environmental benefits.
Procurement: No specific problems are expected with a private-sector company that obtains, directly or indirectly, the equipment and services for its project amongst the few specialised international engineering companies and suppliers. This procedure is likely to be in line with the Bank’s procurement procedures for private projects. To be verified during appraisal.
Status: Under appraisal - 02/02/2010.
Nessun commento:
Posta un commento