Comunicato stampa di Sud In Movimento
Il 5 ottobre presso il Tribunale di Taranto, si terrà il processo a carico della discarica Ecolevante e del dirigente della provincia di Taranto, i quali risponderanno di abuso d’ufficio, realizzatosi nella fase di rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione della discarica.
In tale processo, il sud in movimento, unitamente ad altre associazioni e cittadini, di Grottaglie e San Marzano, è costituito parte civile, appare strano però, che in tale processo non si sia costituito il Comune di Grottaglie e le Provincia di Taranto, pur essendo previsto nei loro statuti la possibilità di farlo.
Tale mancanza da parte di questi enti, che sono rappresentanti degli interessi di tutta la collettività, appare strana e preoccupante oltre che incomprensibile.
Come è noto, la possibilità di costituirsi c’è l’hanno ancora, infatti, prima dell’apertura del dibattimento tale possibilità viene riconosciuta a coloro che non si siano costituiti davanti al GUP.
Quindi, come mai non ci sono atti deliberativi in tal senso? Come mai non si sono nemmeno preoccupati di agire in difesa degli interessi della collettività?
Francamente, tutta la vicenda legata alla discarica è poco chiara, così come lo è la posizione dell’amministrazione comunale e provinciale, tale atteggiamento, ovviamente certamente non aiuta a chiarire alcunché.
Non si comprende infatti come mai, i nostri amministratori, in particolar specie l’assessore all’ambiente e il sindaco, siano immobili innanzi alle continue lamentele del sindaco di San Marzano, delle associazioni, dei cittadini che a San Marzano lamentano l’invivibilità della città a causa delle puzze., che da qualche tempo arrivano anche a GROTTAGLIE.
Il fatto è francamente strano, va ricordato che recentemente la Regione, ha rilasciato alla Ecolevante spa, l’autorizzazione alla ricezione di rifiuti contenenti amianto, a patto di trattare la discarica come un sito da bonificare.
In quella circostanza l’assessore all’ambiente non espresse nessun diniego, come mai? E come mai nonostante tali cautele le puzze sono aumentate?
A tali problemi, sino ad oggi hanno risposto con l‘immobilismo, facendo spallucce, atteggiamento che da quando si parla di discarica rispecchia la linea politica del partito di appartenenza e della maggioranza, che nessuna posizione sembra esprimere in merito.
Appare chiaro, allora, che sono tutti pronti a fare quadrato intorno alla discarica, assicurando, ai cittadini, solo a parole, di essere contrari, ma allora, perchè la maggioranza non approva un documento di indirizzo con cui dichiara che non ci saranno ulteriori ampliamenti, anche alla luce dei lavori che intorno al terzo lotto si stanno realizzando, presumibilmente per il quarto lotto.
Siamo certi che quell’atto di indirizzo verrebbe sostenuto anche dalla minoranza, che però non sembra nemmeno richiederlo. Allora mentre tutti sono pronti al parapiglia, i termini decorrono, gli atti di indirizzo non si propongono, e le cose rimangono sempre allo stesso modo, evidentemente perché, per cambiare ci vuole coraggio, qualità che negli ultimi tempi sembra latitare.
Speriamo che il sindaco o l’ assessore, probabilmente impegnati per le regionali, entro il 5 ottobre si ricordino e provvedano a costituirsi parte civile, e predispongano l’atto di indirizzo, altrimenti tutti i proclami e le buone intenzioni cadranno nel vuoto.
Nessun commento:
Posta un commento