Come si fa a credere a due posizioni così contraddittorie?
Sarebbe bene fare chiarezza e non girare intorno alle questioni.
I lavoratori, e soprattutto le loro famiglie che respirano l'aria di Taranto, meritano più coerenza!
«La centrale Eni? Ridurrà le emissioni»
Sui rischi di inquinamento i chimici della Uil minimizzano senza temere le polemiche
L’investimento ammonta a 180 milioni di euro che saranno spesi nei prossimi tre anni Uilcem: «L’investimento è sicuro e manterrà il lavoro»
Le segreterie nazionale e provinciale dicono sì al progetto
• Le obiezioni di tipo ambientale, che accompagnano il via libera del governo alla costruzione di una nuova centrale elettrica dell’Eni, non scalfiscono le convinzioni della Uilcem, il sindacato dei chimici Uil. In campo è scesa addirittura la segreteria nazionale con una nota nella quale si esprime «soddisfazione per il parere favorevole dato dal ministero dell’Ambiente alla valutazione di impatto ambientale per l’amplia mento della centrale Eni Power di Taranto». A voler essere precisi la soddisfazione della Uilcem nazionale è «forte» così com’è forte quella espressa dal segretario generale della Uilcem di Taranto, Amedeo Guerriero. Sarà interessante conoscere la posizione della Uil...
«L’investimento - ricorda la Uilcem - pari a circa 180 Mln di euro per 3 anni di lavori, consentirà finalmente di rammodernare gli impianti, ormai vecchi, con una tecnologia di nuova generazione coerente con le politiche nazionali sul risparmio energetico, in grado di abbattere in maniera rilevante le emissioni delle polveri inquinanti, da sempre ritenute responsabili dei negativi effetti ambientali sul territorio».
«La segreteria nazionale Uilcem - si legge ancora nella nota - ritiene inoltre che tale investimento dia garanzie rispetto alla sicurezza dei lavoratori interessati, al mantenimento dei livelli occupazionali, e soprattutto sia in grado di traguardare l’intero sito industriale, Raffineria compresa, per il lungo periodo».
«La segreteria nazionale Uilcem - conclude il comunicato - auspica che tale percorso possa concludersi nei tempi più opportuni attraverso l’approvazione definitiva da parte del ministero dello Sviluppo economico».
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