mercoledì 2 settembre 2009

Parte il Park-urka

L’INIZIATIVA CON UN FINANZIAMENTO REGIONALE DI «BOLLENTI SPIRITI», AL LAVORO I RESPONSABILI DI «LABUAT» TARANTO E DI «CONTROPROGETTO» DI MILANO
Parco giochi a Largo San Gaetano
Impegnati artigiani locali per realizzare scivoli, altalene e giostre nella Città vecchia
PAMELA GIUFRÈ (La Gazzetta di Taranto, p. VI)

• Scivoli, altalene e qualche giostrina: la Città vecchia avrà il suo primo parco giochi temporaneo. Si chiamerà Park-Urka e sarà allestito a Largo San Gaetano, un piazzale che i ragazzi del quartiere amano da sempre definire il «campetto».
L’idea, che sarà realizzata già nei prossimi giorni, è stata presentata ieri mattina alla stampa dai responsabili dell’associazione LaBuat, Laboratorio urbano architettura Taranto, e di Controprogetto di Milano, che utilizzeranno gli spazi di via Cava 90, il cantiere Maggese, come officina di lavoro, per dare vita al progetto già finanziato dalla Regione Puglia con 25mila euro. Si tratta infatti di una delle idee promosse nell’ambito dell’iniziativa «Bollenti spiriti» voluta dalla giunta Vendola. L’attività si svilupperà in più fasi a partire da oggi fino al 10 settembre. Il giorno successivo, venerdì 11, la struttura sarà inaugurata.
Il programma è stato illustrato proprio al cantiere Maggese che il Comune di Taranto ha dato in prestito ai giovani di LaBuat e di Controprogetto, mettendo a loro disposizione anche un altro spazio in vico Seminario. Alla conferenza c’erano il sindaco Ezio Stefàno ed alcuni assessori della giunta comunale, oltre a Roberto Covolo, responsabile dello staff del progetto «Bollenti spiriti». Apprezzati l’originalità e l’entusiasmo del creativo gruppo di lavoro, intenzionato così a riqualificare i vicoli della Città vecchia.
Originalità che si rifletterà anche nel materiale (di risulta) utilizzato per creare Park-Urka: legno e ferro lavorati dagli artigiani locali. Ma gli incontri di questa prima decade del mese saranno aperti anche a tutti gli altri. Potranno infatti seguire le conferenze e gli incontri sia gli studenti di Architettura che gli artisti e gli appassionati di cantieri e impalcature, ma anche coloro che non hanno abilità particolari. Alla fine del seminario riceveranno una chiave inglese 22.
«La nostra impresa - spiega Antonietta Podda, vicepresidente di LaBuat, nonché responsabile della comunicazione del progetto di Park-Urka - riuscirà se avremo l’aiuto di tutti, ed in particolare la collaborazione degli abitanti del quartiere, con i quali abbiamo già avviato da qualche tempo relazioni interessanti al punto che molti di coloro che abitano a Largo San Gaetano rappresentano già il nostro punto di riferimento. Prezioso sarà ovviamente l’ausilio tecnico degli esperti, architetti e giovani creativi».
Il parco giochi sarà temporaneo: «E’ un progetto in itinere, che contiamo di completare nel giro di un anno, tenendo conto soprattutto delle esigenze degli abitanti più piccoli della zona. Questo è infatti il nostro obiettivo e contiamo di poter realizzare progetti similari anche negli altri quartieri meno popolati della città e nelle periferie più degradate. Per il futuro abbiamo già individuato centri come la Salinella e Paolo VI».

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