giovedì 17 settembre 2009

I conti di Florido non tornano: bocciato!

Florido, presidente della provincia più inquinata d'Italia e "grande paladino dell'ambiente" ha dichiarato sul Tasera di ieri:
“Sì alla centrale Eni perchè inquina meno”
“L’anidride carbonica non è dannosa per la salute dei cittadini, al massimo contribuisce a danneggiare l’ambiente incidendo sul così detto buco dell’ozono ed è un fenomeno mondiale non certo tarantino"
.

Che dire?
Innanzitutto che il nostro presidente dimostra di essere un bel pò "ciuccio" in tutela ambientale dal momento che lo sanno anche i bambini che l'anidride carbonica con il buco nell'ozono non c'entra niente! L'anidride carbonica, infatti, è la principale causa dell'Effetto serra che produce il surriscaldamento del pianeta.
E non si pensi che questa "baggianata" del protocollo di kyoto a noi tarantini non interessa perchè il cambiamento del clima pesa sempre di più sulle tasche di tutti:
Invitiamo Florido a documentarsi e a leggere quanto segue:

Le famiglie rischiano di pagare 40 euro in più per il mancato raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Secondo Adiconsum dovrebbero essere le imprese a pagarne i coti, e non i consumatori
A fronte dei vari Paesi europei che hanno rispettato quanto previsto nell’accordo, l’Italia, ancora una volta, disattende gli impegni sottoscritti.
Ad avviso di Adiconsum, le responsabilità vanno ricercate in primis tra le imprese e in secondo luogo nel non controllo da parte del Governo.
L'associazione di consumatori sostiene che trattandosi di impegni noti non sono accettabili giustificazioni, né il costo può essere caricato sui consumatori. Si tratta di circa 40 euro a famiglia, fra costi diretti e indiretti.
A riguardo sarebbe poco rassicurante la dichiarazione del sottosegretario Saglia che riferisce dell’intenzione del Governo di utilizzare un anticipo della Cassa Depositi e Prestiti per l’acquisto dei certificati verdi sul mercato europeo per evitare una multa ancora più salata. Anche ricorrendo a questo strumento, infatti, il costo ricadrebbe sulle famiglie.
Siano invece i lauti profitti delle imprese elettriche – dichiara Paolo Landi, segretario generale Adiconsum - a pagare il mancato rispetto del Protocollo. Si attivino con urgenza gli strumenti necessari per evitare il ripetersi di tale situazione l’anno venturo.
Fonte: Adiconsum

Nessun commento: