giovedì 13 febbraio 2014
Un "aiuto" alle economie locali alternative all'Ilva (aiuto ad affondare!)
Cinque tonnellate di cozze
coltivate in una zona vietata del mar Piccolo,a rischio
sanitario,dove è interdetto l'allevamento in quanto nell'area è
stata rilevata un'alta concentrazione di diossina e Pcb
(policlorobifenili), sono state sequestrate da militari della
Capitaneria di porto di Taranto. Non sono mancati i momenti di
tensione per la protesta di alcuni pescatori. Il prodotto è
stato caricato sugli autocompattatori dell'Amiu, l'azienda di
igiene urbana, per la successiva distruzione. (ANSA)
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