giovedì 13 febbraio 2014

E perchè non Dolce e Gabbana?

«Renzo Piano per rigenerare e riqualificare Taranto»

Agli ecologisti sta stretto il ruolo di chi dice sempre no. Ieri pomeriggio, Angelo Bonelli, leader dei Verdi, consigliere comunale di Taranto, e agli esponenti del movimento Taranto Respira, hanno presentato un progetto per il rilancio economico e culturale del capoluogo ionico.
Un piano ambizioso che punta a coinvolgere “archistar” del calibro di Renzo Piano per la rigenerazione radicale di un territorio fortemente compromesso dall’inquinamento industriale.
«Vogliamo dare una svolta economica – ha detto Benelli – al territorio per liberarlo dalla morsa e dalla dipendenza subita dall’economia alla diossina che tante malattie e mortalità ha prodotto in questi decenni mettendo in ginocchio o distruggendo altre attività economiche. Un’altra economia è possibile guardando ad esempi importati come quelli della città di Bilbao e Pittsburgh».
L’obiettivo è fare di Taranto un punto di riferimento internazionale nel trasporto merci e nello scambio nave/ferro. Contestualmente quello di realizzare il polo tecnologico, industriale, scientifico, della ricerca e dell’università di tutto il mediterraneo aprendo all’interazione con il sud Europa, il mondo arabo, nord africano e orientale. «Non un progetto locale ma internazionale riattavando il circuito del turismo internazionale sul modello Bilbao. Progetti come Tempa rossa, presenza di inceneritori sono incompatibili con l’avvio del progetto. Incompatibile con la città e la salute della sua popolazione è l’area a caldo dell’Ilva di cui va prevista la chiusura».
Ecco i capitoli più importanti del progetto.

No tax area
La durata dell’area No tax è di 10 anni. Eliminazione dell’accise per benzina e gasolio per imprese e società che operano nell’area del comune di Taranto e Statte. Riduzione Bolletta elettrica eliminando le accise e gli oneri sistema arrivando ad una riduzione del 34,05% del costo della bolletta. Contributo per la realizzazione delle strutture produttive e acquisto di beni strumentali nella misura del 35% del valore complessivo per un importo max di 500 mila euro. Riduzione Irap max 50 %; riduzione Ires max 50 %. In caso di assunzione di lavoratori in CIG e mobilita’, donne e giovani la possibilità che lo stato intervenga fino al 70 % per i primi quattro anni per i contributi. Partite Iva agevolate per i liberi professionisti che avviano nuove attività nelle aree in oggetto. Nell’area portuale un’area tax Free per il commercio equo solidale, per i prodotti locali di filiera corta e per i prodotti “green” .
Fondo per sostegno agricoltura
Allevatori mitilicoltura e maricoltura che insistono nelle aree dove autorità sanitaria ha emesso divieto possono utilizzare un apposito fondo nella misura una tantum di 10 milioni di euro complessivi. Il fondo ha lo scopo non solo di risarcire le attività per il danno subito ma anche per sostenere gli investimenti necessari per la ripresa delle loro attività economiche.
Rigenerazione urbana
e ambientale
con urbanisti, architetti coordinati dal Prof. Renzo Piano
Trasformazione urbanistica dei suoli contaminati: nell’area potranno trovare accoglienza imprese italiane,estere che investiranno realizzando le proprie aziende nelle aree dimesse. Imprese che in particolare si indirizzino nel settore della produzione delle nuove tecnologie, della ricerca, delle nanotecnologie, della biomedica, della produzione di beni e servizi. Realizzazione del polo nazionale tecnologico, scientifico ,di ricerca e universitario del Mediterraneo. Realizzazione del polo museale archeologico , di arte moderna e contemporanea.
Entrambi i poli saranno collocati all’interno dell’area industriale in via dismissione e oggetto del progetto di riqualificazione urbana sul modello Bilbao-Pittsburgh.
Bonifica urbana e ambientale
Messa in sicurezza e Bonifiche aree pubbliche e industriali. Utilizzo del fondo sociale europeo per formazione operai. Chiusura area a caldo Ilva e sua trasformazione in sito museale inserito urbanisticamente all’interno del polo tecnologico industriale, scientifico, di ricerca e universitario.
Realizzazione infrastrutture da finanziare con progetto per Taranto Libera: District park; voli civili aeroporto Grottaglie; adeguamento strada di collegamento Taranto Brindisi e Taranto Bari; trasformazione porto anche in scalo navi passeggeri e realizzazione hub merci; potenziamento ferrovia per trasporto merci; potenziamento ferrovia Taranto Brindisi- Taranto –Bari; realizzazione metro leggera di superficie Talsano-Statte- modello Bilbao; realizzazione città dello sport con stadio e attività per sport olimpici; sistemazione depuratore Gennarini; idrovie per collegamento S.Vito/Lama/Talsano con viale Virgilio; realizzazione struttura ospedaliera e rete di prevenzione territoriale.
Città Vecchia
Piano complessivo e avvio dei lavori di ristrutturazione e restauro in Città Vecchia. Realizzazione di un piano per l’incentivazione delle attività turistiche, artigianali, culturali e ambientali e nuove strutture ricettive che riutilizzo immobili esistenti. Realizzazione del mercato di Taranto Vecchia sull’esempio del mercato di San Miguel di Madrid dove è possibile degustare la gastronomia, fare spesa di prodotti tipici locali e passeggiare.
Recupero e riqualificazione aree demaniali militari in particolare per rideterminre collegamento lungomare Mar piccolo con progetto unico di riqualificazione urbana.
Coperture Finanziarie
Fondo europeo per le aree dimesse e in via di bonifica . In Europa nel 2007-2013 sono stati stanziati 3,4 miliardi di euro per progetti di questo tipo. Fondo sociale europeo per avviare la formazione non solo per l’attività di bonifiche ma anche per le nuove attività produttive. Fondo europeo per lo sviluppo regionale.
Risorse obbligatorie da parte dei privati che hanno l’obbligo di Bonifica – ad esempio Ilva spa. Partecipazione ai fondi per i progetti europei Smart Cities
Risorse statali
Contributo dalla durata di 10 anni di prelievo sui redditi al di sopra dei 120 mila e fino a 250 mila pari a 0,7% dai 250 mila in su pari a 1 % . gettito previsto annuo pari a 400 milioni di euro (durata prelievo 5 anni ). Storno della cifra relativa all’acquisto di 12 caccia F35 al finanziamento del progetto in oggetto pari a 1,56 miliardi di euro. Contributo di 1 centesimo di euro sull’accisa di benzina e diesel per il progetto Taranto incasso annuo previsto annuo pari a 350 milioni di euro (durata prelievo 10 anni). Fondi statali per risanamento e bonifiche da integrare a quelli già stanziati .
Riallocazione delle risorse regionali previste per il district park alla realizzazione del district park.
Secondo la stima di Bonelli «l’occupazione prevista nei prossimi 7 anni a partire dall’operatività del progetto per Taranto Libera è di 35/40mila nuovi occupati».
Lo strumento amministrativo ipotizzato per la gestione delle procedure amministrative, è quello di «una fondazione pubblica composta da un commissario di governo,dal sindaco, dalla regione e in via consultiva da rappresentanti di categoria e associazioni. Per sostenere le iniziative di donazione e di sostegno al progetto intenazionale di cambiamento della città di Taranto viene istituita una Fondazione di Comunità, come le communities foundations americane presenti negli Stati Uniti fin dal 1914, con l’intento di favorire la crescita della filantropia, la promozione della cultura, del sostegno attraverso donazioni allo sviluppo della società civile». (CdG)

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