...sperando di essere smentiti nel nostro giudizio critico.
O per buttarla in faccia a Pelillo, l'onorevole che non fa la "gara ambientalista", ma che sgomitava per stare sul palco alla grande manifestazione di altamarea!
Decreto «Salva Taranto» il Pd esulta
La Camera ha approvato nei giorni scorsi il decreto per il risanamento
ambientale e sanitario della Terra dei Fuochi in Campania e dell’Ilva di
Taranto.
«Non c’è associazione di categoria, ordine professionale o
rappresentanza sindacale che non attenda con trepidazione e riprovata
fiducia la conversione di questo decreto legge – questo l’intervento in
aula dell’onorevole Michele Pelillo – Dopo cinquant’anni lo Stato, anche
se in forte ritardo, si è accorto di Taranto e riconosce alla mia
comunità il diritto di provare a rendere la più grande fabbrica d’Italia
compatibile con la salute e la vita di chi ci lavora e di chi ci abita
intorno».
Il testo, dopo il sì della Camera, ora passa al Senato che
avrà una settimana di tempo per convertirlo in legge e, con ogni
probabilità, «confermarlo senza apportare modifiche».
Il deputato
tarantino, a meno di ventiquattr’ore dalla sua dichiarazione di voto
favorevole al decreto legge che lui stesso definisce «Salva Taranto»,
esprime dunque la soddisfazione del Pd, «l’unico partito ad essersi
fatto carico – sostiene – della difficoltà di governare il gigantesco
problema legato alla grande industria. Le altre forze politiche mi
sembra che si siano nascoste su questo argomento».
Si pone infatti
in maniera critica nei confronti dei grillini, che «professano di essere
tarantini adottivi ma poi disertano la Camera per la votazione della
legge».
Pelillo, inoltre, non condivide l’astensione di Sel.
Motivo per cui seguirà nei prossimi giorni un confronto con il presidente Vendola ed i suoi consiglieri regionali.
«Non siamo così presuntuosi da avere la certezza, se non solo tra un
paio di anni, di vincere questa sfida, ma è doveroso provarci – aggiunge
Pelillo – Le certezze le lasciamo agli altri, magari a chi ha scambiato
Taranto per un ring dove misurarsi su chi è più ambientalista».
Il
decreto 136, a detta del parlamentare, completa il mosaico legislativo
composto dai diversi provvedimenti che da quasi due anni fa sono stati
realizzati per questa città. Viene introdotta ora, nel caso specifico
dell’Ilva, una nuova procedura autorizzativa per la realizzazione degli
interventi di ambientalizzazione previsti dall’Aia.
In particolare,
con l’articolo 7 lettera G, si offre ai commissari dell’Ilva una
copertura finanziaria (tre miliardi circa) «adeguata per il
completamento dei lavori.»
Ciò è reso possibile tramite la
ricapitalizzazione della società per volontà dei suoi proprietari. Se
ciò non dovesse avvenire, i commissari, e qui sta la novità del
provvedimento, possono comunque aumentare il capitale sociale o mettere
le nuove azioni sul mercato, trasformando così l’attuale proprietà. In
più, se questo non dovesse bastare, sarebbero anche autorizzati a
chiedere ed ottenere dalla procura di Milano quel miliardo e novecento
milioni al quale si è aggiunto l’importo di duecento milioni di euro,
sequestrati alla famiglia Riva per altri procedimenti penali.
In
ordine poi alle procedure di autorizzazione amministrativa per
l’apertura dei cantieri «si è intervenuti per semplificarle e ridurre
drasticamente i tempi – fa sapere l’onorevole Pelillo – Basti pensare
alle coperture di tutti i depositi di minerale che non avranno più
bisogno di autorizzazioni per essere costruite perché considerati volumi
tecnici».
Un altro punto fondamentale del decreto legge è la
possibilità di usufruire di risorse economiche per effettuare gli
screening medico-sanitari sulle aree di Taranto e Campania.
«L’emergenza sanitaria di questo territorio era stata lasciata
unicamente sulle spalle della Regione. Adesso, per la prima volta, il
ministero della salute interverrà stanziando cinquanta milioni di euro
per il 2014 e il 2015, di cui 25 milioni di euro destinati alla
popolazione del capoluogo ionico».
Importo a cui si aggiungono 13
milioni di euro che la regione ha già messo a disposizione con il
progetto “Ambiente e salute” e che, assicura Pelillo, «partirà entro
dieci giorni. Quanto ottenuto è di straordinaria importanza – conclude
il deputato – È chiaro che la sfida è ancora da vincere, ma stiamo
costruendo le condizioni per riuscirci. Questo, intanto, è un buon punto
di partenza per ritrovare fiducia nei confronti dello Stato». (CdG)
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