lunedì 3 febbraio 2014

Questa la registriamo...

...sperando di essere smentiti nel nostro giudizio critico.
O per buttarla in faccia a Pelillo, l'onorevole che non fa la "gara ambientalista", ma che sgomitava per stare sul palco alla grande manifestazione di altamarea!

Decreto «Salva Taranto» il Pd esulta

La Camera ha approvato nei giorni scorsi il decreto per il risanamento ambientale e sanitario della Terra dei Fuochi in Campania e dell’Ilva di Taranto.
«Non c’è associazione di categoria, ordine professionale o rappresentanza sindacale che non attenda con trepidazione e riprovata fiducia la conversione di questo decreto legge – questo l’intervento in aula dell’onorevole Michele Pelillo – Dopo cinquant’anni lo Stato, anche se in forte ritardo, si è accorto di Taranto e riconosce alla mia comunità il diritto di provare a rendere la più grande fabbrica d’Italia compatibile con la salute e la vita di chi ci lavora e di chi ci abita intorno».
Il testo, dopo il sì della Camera, ora passa al Senato che avrà una settimana di tempo per convertirlo in legge e, con ogni probabilità, «confermarlo senza apportare modifiche».
Il deputato tarantino, a meno di ventiquattr’ore dalla sua dichiarazione di voto favorevole al decreto legge che lui stesso definisce «Salva Taranto», esprime dunque la soddisfazione del Pd, «l’unico partito ad essersi fatto carico – sostiene – della difficoltà di governare il gigantesco problema legato alla grande industria. Le altre forze politiche mi sembra che si siano nascoste su questo argomento».
Si pone infatti in maniera critica nei confronti dei grillini, che «professano di essere tarantini adottivi ma poi disertano la Camera per la votazione della legge».
Pelillo, inoltre, non condivide l’astensione di Sel.
Motivo per cui seguirà nei prossimi giorni un confronto con il presidente Vendola ed i suoi consiglieri regionali.
«Non siamo così presuntuosi da avere la certezza, se non solo tra un paio di anni, di vincere questa sfida, ma è doveroso provarci – aggiunge Pelillo – Le certezze le lasciamo agli altri, magari a chi ha scambiato Taranto per un ring dove misurarsi su chi è più ambientalista».
Il decreto 136, a detta del parlamentare, completa il mosaico legislativo composto dai diversi provvedimenti che da quasi due anni fa sono stati realizzati per questa città. Viene introdotta ora, nel caso specifico dell’Ilva, una nuova procedura autorizzativa per la realizzazione degli interventi di ambientalizzazione previsti dall’Aia.
In particolare, con l’articolo 7 lettera G, si offre ai commissari dell’Ilva una copertura finanziaria (tre miliardi circa) «adeguata per il completamento dei lavori.»
Ciò è reso possibile tramite la ricapitalizzazione della società per volontà dei suoi proprietari. Se ciò non dovesse avvenire, i commissari, e qui sta la novità del provvedimento, possono comunque aumentare il capitale sociale o mettere le nuove azioni sul mercato, trasformando così l’attuale proprietà. In più, se questo non dovesse bastare, sarebbero anche autorizzati a chiedere ed ottenere dalla procura di Milano quel miliardo e novecento milioni al quale si è aggiunto l’importo di duecento milioni di euro, sequestrati alla famiglia Riva per altri procedimenti penali.
In ordine poi alle procedure di autorizzazione amministrativa per l’apertura dei cantieri «si è intervenuti per semplificarle e ridurre drasticamente i tempi – fa sapere l’onorevole Pelillo – Basti pensare alle coperture di tutti i depositi di minerale che non avranno più bisogno di autorizzazioni per essere costruite perché considerati volumi tecnici».
Un altro punto fondamentale del decreto legge è la possibilità di usufruire di risorse economiche per effettuare gli screening medico-sanitari sulle aree di Taranto e Campania.
«L’emergenza sanitaria di questo territorio era stata lasciata unicamente sulle spalle della Regione. Adesso, per la prima volta, il ministero della salute interverrà stanziando cinquanta milioni di euro per il 2014 e il 2015, di cui 25 milioni di euro destinati alla popolazione del capoluogo ionico».
Importo a cui si aggiungono 13 milioni di euro che la regione ha già messo a disposizione con il progetto “Ambiente e salute” e che, assicura Pelillo, «partirà entro dieci giorni. Quanto ottenuto è di straordinaria importanza – conclude il deputato – È chiaro che la sfida è ancora da vincere, ma stiamo costruendo le condizioni per riuscirci. Questo, intanto, è un buon punto di partenza per ritrovare fiducia nei confronti dello Stato». (CdG)

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