E' iniziata questa giornata con una brutta pagina per Taranto: la disposizione di veder sgomberato l'edificio delle Officine Tarantine da parte del "sindaco con la pistola" è stata applicata concretamente dalle forze dell'ordine.
Le immagini che La Repubblica.it ha pubblicato mostrano con chiarezza quanto è successo: una repressione che Taranto non vedeva da tanto tempo, e ricorda un periodo dei più tristi che questa città ha conosciuto.
Per fortuna, un muro vitale di attivist* ha impedito che lo sgombero avvenisse consentendo quindi che i/le ragazz* si riappropriassero di quegli spazi, che l'amministrazione comunale vuole invece chiusi, abbandonati al degrado.
In pochi mesi, i/le giovani occupanti hanno riaperto alla città un luogo sorprendente e sconosciuto alla maggior parte dei/lle tarantin* : lo hanno reso da luogo chiuso a luogo aperto e liberato. Da luogo decadente a centro di aggregazione culturale aperto a tutt* dove in questi mesi, da novembre, è stato possibile partecipare a molteplici attività socio-culturali.
Alle 18:00 si è poi tenuto un incontro per aggiornare
la cittadinanza su ció che è avvenuto oggi, di grave molto grave.
E' stata indetta quindi un'assemblea permanente con un messaggio rivolto a tutta la città: il bisogno che "Taranto" sia presente in questo delicato momento.
Domani è un altro giorno. Un giorno nuovo per una nuova resistenza tarantina. Quella delle officine tarantine. Non facciamo mancare il nostro sostegno.
Le officine tarantine devono r-esistere!
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